Il COPE avrà il ruolo di accrescere l’impatto socio-economico sul territorio e ridurre le conseguenze negative causate dalla pandemia, attraverso il coinvolgimento diretto dei responsabili politici locali e regionali, delle imprese turistiche e delle parti sociali interessate.
Il comparto turistico, infatti, che rappresenta una delle industrie più importanti della zona Adriatico-ionica, con quattro Paesi (Italia, Grecia, Croazia, Slovenia) inseriti nei primi 40 a livello mondiale (dati Travel & Tourism Competitiveness Index – TTCI, 2019), è purtroppo tra i più duramente colpiti dagli effetti della pandemia COVID19.
“Potenziare l’innovazione nel settore turistico dell’area Adriatico-Ionica è la via per salvaguardare il proseguimento della sua crescita socio-economica – dichiara il Presidente del COPE, Filippo Lucci.
In questo ambito, sono orgoglioso di poter evidenziare come il COPE venga nuovamente valutato e riconosciuto, a livello europeo, un Ente capace di coordinare e gestire progetti che portino beneficio al territorio teramano.
Soltanto l’unione tra le competenze degli operatori del settore e la capacità di visione dei decisori politici, potrà realmente permettere uno sviluppo concreto dei settori sociali ed economici, sia mediante la formulazione di strategie che li rendano resilienti alle eventuali future crisi, sia integrando prodotti, processi e servizi innovativi.”.