“I 35 lavoratori interinali impiegati nell’appalto manutenzioni della ASL di Teramo non percepiranno da Inopera (l’agenzia a cui fanno riferimento) il cosiddetto elemento perequativo neanche con lo stipendio che verrà erogato a metà settembre”. A dirlo i sindacati FELSA, FIM CISL Teramo e FIOM CGIL Teramo, con Fabio Benintendi, Marco Boccanera e Mirco D’Ignazio.
“Eppure il contratto nazionale prevede che l’elemento perequativo, una somma annua di 485 euro prevista per le aziende in cui non c’è contrattazione integrativa (ovvero non vengono erogati, ad esempio, buoni pasto o premi di risultato), venga pagato con lo stipendio di giugno. Sono quindi 3 mesi che i lavoratori attendono il pagamento di parte della retribuzione di cui hanno diritto. Lavoratori per i quali, da sempre, comunque si chiede la stabilizzazione diretta dalla ditta che si è aggiudicata l’appalto (attualmente la Kineo di Ravenna). Kineo che tra l’altro, qualora l’agenzia non ottemperasse al rispetto del contratto, verrebbe chiamata a garantire la parità di trattamento prevista anche per i somministrati. Tutto ciò nonostante i tanti solleciti formali ed informali che si sono ripetuti in questi ultimi mesi, anche a margine della trattativa con CNS ed ASL relativa alle pendenze con la ditta Modus, titolare dell’appalto fino allo scorso luglio”.
E ancora: “Tre mesi durante i quali, come sempre, i lavoratori, garantendo la piena funzionalità di un servizio delicatissimo per il corretto funzionamento di ospedali e strutture sanitarie come quello della manutenzione elettrica, idraulica ed edile, hanno quotidianamente dimostrato la propria competenza, professionalità e serietà. Altrettanto, purtroppo, non si può dire dell’agenzia Inopera che non si è rivelata altrettanto seria nel rispettare quanto previsto dal contratto nazionale. Ci auguriamo che questo sia l’ultimo mese in cui dover denunciare il mancato rispetto delle regole ed una diversità di trattamento tra lavoratori impiegati nello stesso appalto (complessivamente circa 60)”.