“Al termine di un percorso che mi ha visto al vertice del Foro teramano per oltre sette anni e che considero parte fondamentale della mia vita oltre che del mio impegno civico e istituzionale, desidero ringraziare quanti mi hanno accompagnato e quanti hanno condiviso la mia passione, le mie lotte, i miei obiettivi”, ha scritto l’avvocato Guerino Ambrosini nella lettera ”d’addio” all’Ordine forense dopo il rinnovo del Consiglio.
“Sono stati anni importanti, ricchi di contributi (di fatti, programmi e idee) che hanno cambiato il volto del nostro Ordine e che ci hanno consentito di raggiungere traguardi significativi. Non amo gli elenchi e non ho intenzione di stilarne, però è importante citare l’avvio della Scuola Forense, un obiettivo realizzato insieme all’Università; i rapporti privilegiati con il Consiglio Nazionale Forense, che ha scelto per anni Teramo come tappa importante delle sue sedute itineranti; l’istituzione della Commissione pari opportunità, che ha dimostrato la nostra sensibilità e attenzione ai problemi di genere e non solo l’espletamento di un dovere istituzionale; le tante iniziative e gli appelli per far fronte al problema della carenza cronica di organico nel tribunale, con una relazione consegnata direttamente nelle mani del ministro della Giustizia. Ci sarebbe tanto altro da dire. Mi fermo qui”.
“Sono stati anni decisivi per prendere coscienza anche dei problemi riguardanti la categoria, per la cui soluzione spesso ci siamo mossi silenziosamente, sotto traccia, ma con la stessa determinazione necessaria a cogliere risultati concreti. A tale riguardo, desidero ringraziare il personale dell’Ordine, competente e disponibile, e tutti i consiglieri che mi hanno aiutato e sostenuto. Tra di essi c’è un volto, anzi un sorriso che non posso dimenticare perché mi accompagna ogni giorno anche adesso: è quello di Marco Sgattoni, amico e collega straordinario per capacità professionali e virtù personali. Se n’è andato pochi mesi fa, troppo presto, lasciando un grande dolore intorno. A lui dedico questi anni di impegno, perché Marco rappresentava appieno il nostro modo di lavorare, attento alle regole ma dotato sempre di una grande umanità nei confronti di tutti coloro con cui interagiva, colleghi e concittadini.
Al prossimo Consiglio in via di costituzione va il mio in bocca al lupo più sincero e l’augurio che possa agire in linea con il nostro impegno, come da programma annunciato. Ai nuovi consiglieri e al prossimo presidente consegniamo un Ordine sano, con i conti in regola ma anche con tante linee progettuali già in parte abbozzate. Sono sicuro che sapranno apprezzarne l’utilità e l’ideale senso di continuità che sentiamo di trasmettere a loro e all’intera comunità provinciale”