Teramo. L’anno scolastico che sta per iniziare non sarà solo un anno difficile per l’emergenza epidemiologica, i cui sviluppi sono ancora imprevedibili, ma anche perché già si intravedono i segnali di interventi che, con il pretesto dell’emergenza, rischiano di impoverire la nostra scuola pubblica.
“C’è un tema che non bisogna dimenticare, e che più volte abbiamo sottolineato anche a livello locale. Per un’offerta formativa di qualità è necessario avere un personale preparato, formato e stabile. Anche quest’anno però, nonostante i tanti proclami, avremo nelle nostre scuole tanti lavoratori precari”. A ribadirlo è la Flc Cgil che ha elaborato i dati dell’Ambito territoriale di Teramo.
Per gli ATA queste sono le previsioni:
A questi numeri si aggiungeranno gli incarichi temporanei. Dunque saranno oltre 1200 i precari nelle scuole della provincia.
“Da tempo lo diciamo”, continua il sindacato, “accanto alle politiche sul reclutamento occorre intervenire per:
1. Eliminare le situazioni di affollamento delle classi e di mancato rispetto del distanziamento di almeno un metro, tema che, ribadito formalmente negli impegni sottoscritti dal Ministro nel Protocollo di sicurezza, è scomparso nelle note ministeriali.
2. Ripristinare l’organico covid per tutto l’anno scolastico 2021/2022, con la finalità fondamentale di garantire il distanziamento, prevedendo la suddivisione delle classi e l’aggiunta di personale ATA dedicato tenuto conto dell’aggravio dei carichi di lavoro per garantire la sicurezza.
3. Intervenire sulla modifica delle norme (come il DPR 81/09) sulla formazione delle classi e sul dimensionamento scolastico, e sugli ordinamenti, norme che sovrintendono alla definizione degli organici, per restituire tempo scuola adeguato agli studenti e alle studentesse.
4. Costituire presidi sanitari nelle scuole come strumento strategico per tenere sotto controllo la diffusione del virus e per far assumere nelle singole istituzioni scolastiche decisioni ponderate (chiudere o tenere aperte le scuole) nei casi di focolai.
5. Garantire l’esclusività del sistema di trasporto scolastico. E’ singolare chiedere rigore e inflessibilità alle istituzioni scolastiche, a fronte di una sostanziale disattenzione agli obblighi di sicurezza durante il percorso in treno o autobus.
Nelle scuole c’è una grande passione professionale e una profonda coscienza civile di tutte le lavoratrici e i lavoratori, dimostrate anche dal rilevante numero di vaccinazioni effettuate. Saranno il faro per affrontare quest’anno difficile. Noi continueremo a batterci perché ci siano interventi appropriati da parte delle istituzioni. Le studentesse e gli studenti hanno diritto ad una scuola pubblica di qualità. Un augurio di buon lavoro a tutte e tutti”.