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Teramo, Festa della Liberazione: “Ancorarci ai valori della Resistenza anche nel mondo moderno”

Anche a Teramo celebrazioni per la Festa della Liberazione.

“In questa piazza, oggi, istituzioni e cittadini compiono l’atto che può essere considerato come il più importante appuntamento civile che la nostra Nazione rinnova nel giorno del 25 aprile, da settantasette anni. Quella odierna è la data in cui si riporta alla memoria viva, in ragione di accadimenti storici fondamentali, la liberazione del Paese dalla tirannia, dalla oppressione e perciò la liberazione che avrebbe condotto alla libertà, alla democrazia – ha detto il sindaco Gianguido D’Alberto – Una celebrazione che cade in un tempo dove troppi accadimenti stanno segnando popolazioni e persone e dove continuiamo ad assistere a una deriva verso disvalori da cui abbiamo il dovere e il diritto di proteggerci.

Ai valori della Resistenza e della Costituzione dobbiamo ancorarci per affrontare il particolare momento storico che stiamo vivendo, con la pandemia ancora in corso che continua a richiedere tanta responsabilità, impegnando medici e infermieri ancora in prima linea, e con il dolore di una guerra che sta facendo sanguinare il cuore dell’Europa e che si aggiunge ai numerosi conflitti presenti in ogni parte del mondo. In tale contesto, oggi più che mai, è necessario ribadire l’importanza dei valori della libertà e dell’uguaglianza, della democrazia e dell’indipendenza e riappropriarci di quei principi fondamentali richiamati dalla nostra Costituzione che oggi devono declinarsi innanzitutto nella centralità della dignità della persona, nella giustizia sociale, nel rispetto dell’ambiente quale parte integrante del nostro vivere quotidiano, nel ripudio della guerra. Già, il ripudio della guerra come strumento di offesa ad altri popoli, il ripudio di ogni guerra scolpito nell’articolo 11 della Costituzione con la forza dirompente del verbo scelto dai padri della nostra democrazia come portato formidabile della lotta di liberazione dalla guerra, e dai suoi effetti devastanti, voluta dalla vile dittatura nazifascista. Un ripudio da riaffermare sempre con grande forza, senza se e senza ma, correlato alla solidarietà verso la resistenza della popolazione ucraina e il sostegno al diritto alla pace di tutti i popoli del mondo che, contro la loro volontà, subiscono la violenza e l’ingiustizia della guerra. Penso, da subito, alla guerra civile in Siria che perdura da undici anni, penso al conflitto israeliano-palestinese: guerre che non sono mai volute dai popoli, che anelano alla pace, alla convivenza per la crescita sociale e comune, ma dai Governanti. E’ il momento di riscoprire i valori dell’Europa, nata come progetto di pace, nata per la convivenza tra i popoli”.

E ancora: “L’inaccettabile aggressione violenta nei confronti della comunità ucraina da parte del governo russo, impone, affinché si ricostruisca una pace stabile, di ripensare immediatamente il ruolo dell’Unione Europea, riprendere il suo processo di integrazione che si è interrotto 18 anni fa, dare luogo finalmente ad una Europa libera, unita e solidale, che si regga su principi, valori, diritti, istituzioni comuni e che consacri la pace fra i popoli europei come tracciato con lungimiranza da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel Manifesto di Ventotene. Alla celebrazione presso la Villa comunale, parteciperà una delegazione di studenti che, proprio grazie ai loro insegnanti, hanno riscoperto la storia dei nostri Partigiani tra i quali ricordiamo ancora, oggi anche alla presenza dei suoi discendenti, la figura di Mario Capuani. Un medico, ma ancora prima un uomo, che ha sacrificato la sua vita per difendere la sua terra e i suoi compagni, per affermare i valori della libertà e della Liberazione, in occasione della memorabile battaglia di Bosco Martese.  Un uomo che insieme a tutti i Partigiani abbiamo il dovere di far conoscere ai più giovani, mantenendone sempre viva la memoria”.

Movimenti Antifascisti. “Il 25 aprile teramano è partito alle 10:30 dalla Madonna delle Grazie con un corteo nutrito, presenti la Casa del Popolo di Teramo, Centro Politico Santacroce, Collettivo Malelingue, gli studenti, i compagni del Fronte della Gioventú Comunista, sindacalismo di base, le antifasciste e gli antifascisti del capoluogo. Dopo un momento di raccoglimento presso la lapide ai Martiri della Resistenza in piazza Orsini si è passati davanti alla lapide intitolata proprio a Ercole Vincenzo Orsini in via Paladini dove abbiamo ricordato l’importanza dell’organizzatore comunista nella dinamica della lotta partigiana a Teramo. Da lí ci siamo mossi in direzione piazza del Carmine, punto di partenza dell’itinerario della Resistenza Teramana per gli interventi finali”.

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea. “Chiediamo l’immediato cessate il fuoco, l’apertura di serie trattative, mediate da chi non ha interessi nel conflitto, il ritiro delle truppe russe e l’avvio di un processo di pace. Chiediamo che il governo e il parlamento la smettano si tradire la Costituzione e che l’Italia assuma un ruolo di mediazione. La Liberazione, nel ventunesimo secolo, si deve tradurre nell’impegno per il disarmo nucleare e convenzionale, nel contrasto radicale a tutti i fascismi, nazionalismi e imperialismi, nello scioglimento di blocchi militari come la Nato che alimentano i conflitti, nel multilateralismo e nel rilancio del ruolo delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. Ci schieriamo dalla parte dei popoli e contro la guerra. Putin e la Nato sono entrambi avversari della pace e del disarmo. La Resistenza di tanti giovani, uomini e donne, al nazifascismo, ci ha lasciato in eredità una Costituzione pacifista. Mentre rischiamo che la follia degli oligarchi dell’est e dell’ovest scateni la terza guerra mondiale, rilanciamo il motto della nostra compagna partigiana Lidia Menapace: fuori la guerra dalla storia!”.