La squadra mobile di Teramo ha dato esecuzione nelle scorse ore a due ordinanze di custodia cautelare degli arresti domiciliari a due teramani, un 37enne, M.L., ed un 59enne, G.O., entrambi residenti in provincia ed i cui nomi non sono stati forniti dalla Questura.
Gli arresti sono conseguenza della richiesta della procura, accordata dal gip, per i reati di truffa pluriaggravata e continuata in concorso, falso e contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione.
Secondo le indagini, i due arrestati avrebbero prospettato ad un 70enne teramano la possibilità di ottenere un risarcimento di due milioni di euro che stava aspettando, pagando, da gennaio a luglio, 13.141 euro, in contanti ed assegni. Gli indagati gli hanno infatti credere che, con quella cifra, il risarcimento si sarebbe sbloccato perché la somma sarebbe stata destinata a pagare le spese agli uffici giudiziari di Teramo.
Per questo, sempre secondo la ricostruzione della mobile, hanno consegnato all’anziano diverse ricevute di pagamento ed altra documentazione con l’intestazione della procura della Repubblica di Teramo o del tribunale, con le firme di magistrati, giudici o funzionari inesistenti. Fino a che la truffa non è stata scoperta dalla squadra mobile.