Agenti del Commissariato di Atri, con l’ausilio di personale della Questura di Perugia, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di G.A., un 52enne di Perugia, responsabile di atti persecutori nei confronti un 50enne di Roseto, a suo dire colpevole di aver intrattenuto una relazione sentimentale con la sua ex moglie lo scorso anno.
Il provvedimento, firmato dal gip Roberto Veneziano su richiesta del pm Francesca Zani, è scaturito dall’attività di indagine condotta da personale del Commissariato a seguito della denuncia del maggio scorso dalla vittima, che ha riferito alla polizia di costanti e gravi minacce di morte subite nell’ultimo anno dal perugino.
L’uomo, avendo scoperto tramite un investigatore privato la relazione avuta dal teramano con la sua ex moglie, aveva iniziato una vera e propria “ persecuzione” nei confronti di entrambi, anche con gravi atti di maltrattamenti nei confronti della ex moglie ed inviando, secondo la ricostruzione della polizia, oltre 30 messaggi al giorno all’uomo, contenenti frasi volgari e minacciose. “Ti mando in ospedale se non la finisci di vedere mia moglie”.
In una occasione aveva anche sottratto il cellulare della ex e, fingendosi la donna, gli aveva scritto vari messaggi al fine di verificare le concrete e compromettenti risposte del teramano. Il 50enne, però, accortosi dell’inganno ben presto, si era subito rivolto alla polizia di Atri.
Verificati i gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di reiterazione dei reati, il gip, accogliendo le risultanze investigative raccolte dalla squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Atri coordinate dal pm Zani, ha emesso la misura degli arresti domiciliari eseguita ieri icon il supporto della Questura di Perugia.