Maurizio Di Provvido, commercialista teramano di 66 anni, è il nuovo Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Teramo.
Di Provvido guiderà l’Ordine nel prossimo quadriennio; è iscritto all’Ordine dal 1983, ed è stato per due mandati Presidente della Fondazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Teramo e nell’ultimo quadriennio ha svolto il ruolo di Vice Presidente dell’Ordine.
E’ stato rinnovato anche il Consiglio dell’Ordine, che sarà composto da: Dario Di Eugenio, Manuela Di Marcello, Paolo Di Berardo, Ada Pechini, Andrea Vallese, Aurora Paolini, Roberto Tondini, Massimo Mancinelli, Walter Strozzieri e Lara Pomponi.
Maurizio Di Provvido succede ad Alberto Davide che ha guidato l’Ordine per due mandati.
Ha votato complessivamente il 90,56 % degli iscritti, i voti complessivi sono stati 653 di cui 439 sono stati a sostegno della lista n. 1 di Maurizio di Provvido e 210 a sostegno della lista n. 2 di Walter Strozzieri.
“Ho importanti responsabilità – afferma – perché succedo ad un Presidente che ha segnato in modo significativo la vita dell’Ordine. Nel segno della continuità con il precedente Consiglio dovremo lavorare tutti insieme per garantire alla nostra categoria il giusto rilievo nella comunità, anche attraverso un dialogo sempre più costruttivo e propositivo con le istituzioni. Dovremo investire risorse, inoltre, anche per individuare nuovi strumenti per favorire l’inserimento professionale dei giovani colleghi, promuovendo la crescita della categoria attraverso una intensa formazione culturale. Sarà importante, conclude il neopresidente, che tutti gli iscritti collaborino con gli organi dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili al fine di raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati nel nostro programma non solo a livello professionale ma anche culturale e sociale”.
Oltre alle elezioni del Consiglio dell’Ordine, gli iscritti hanno proceduto al rinnovo dei componenti il Collegio dei Revisori e all’elezione del nuovo organo “Comitato Pari Opportunità”.