Di fronte a un tessuto economico e produttivo in forte difficoltà e dove le fragilità già esistenti sono state drammaticamente aggravate dall’emergenza Covid (tanto che negli ultimi mesi sono state presentate, nel Teramano, oltre 90mila richieste di sostegno tra i vari ammortizzatori sociali), Confindustria Teramo e le segreterie provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno elaborato un documento congiunto con idee e proposte per il rilancio della provincia di Teramo.
Idee e proposte rispetto le quali i rappresentanti di imprese e lavoratori chiedono un impegno concreto da parte della politica e delle istituzioni locali e regionali, che fino ad oggi sarebbero stati del tutto assenti. Nel documento, presentato dal presidente di Confindustria Teramo Cesare Zippilli e dai segretari provinciali delle associazioni sindacali Giovanni Timoteo, Fabio Benintendi, Fabrizio Truono ed Emidio Angelini, grande attenzione viene posta alla necessità di un massiccio intervento su infrastrutture e servizi pubblici, a partire dalla realizzazione della terza corsia della A14, del ponte sul Vomano, del completamento della Teramo-mare e della Pedemontana.
Tra le priorità, poi, la realizzazione dell’alta velocità sulla dorsale adriatica con un collegamento tra Roma, Teramo e Pescara e di un percorso stradale tra Isola del Gran Sasso e Prati di Tivo. Ma non solo. Per sindacati e Confindustria è infatti necessario puntare in maniera decisa anche sulle infrastrutture immateriali, adottare provvedimenti straordinari per migliorare e favorire la semplificazione amministrativa, rafforzare il sistema di istruzione e formazione, prevedere incentivi per favorire nuovi investimenti in innovazione e ricerca nel comparto industriale e produttivo e nei settori della green economy e in quelli ad alta rilevanza sociale come sanità e istruzione con l’obiettivo di creare nuova occupazione, soprattutto giovanile e femminile.
“Oggi più che mai, insieme ai sindacati, siamo stati capaci di metterci insieme nella consapevolezza che solo la sinergia tra tutte le parti sociali può aiutarci a superare le difficoltà di questo momento – ha commentato Zippilli – noi oggi abbiamo due strade: o rassegnarci e abbatterci o reagire., Con il mondo sindacale abbiamo immaginato un percorso per risollevarci con proposte e lavoro congiunto che vogliamo portare all’attenzione della parte politica, che ha la responsabilità di proporre queste proposte in iniziative concrete”.