Il Comune di Teramo in questi giorni sta realizzando, in maniera sperimentale, la segnaletica per la realizzazione delle “corsie ciclabili” all’interno delle sedi stradali, come previste dal “Decreto Rilancio”, per unire il quartiere Cona ed il suo polo scolastico con piazza Garibaldi e quindi con l’area pedonale del centro storico.
Si tratta della sperimentazione di una nuova tipologia di percorso ciclabile, che l’articolo 3 del codice della strada, modificato dal Decreto Rilancio, definisce come «una parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede». Quindi non una pista ciclabile strutturata con cordoli e segnaletica verticale, come soliti utilizzare, ma di una corsia come strumento di condivisione dello spazio stradale che permetterà, ai cittadini che si spostano in bici, di vivere la strada in armonia, nel rispetto reciproco, evidenziando con segnaletica orizzontale (striscia tratteggiata e simbolo della bicicletta) una percorrenza ciclistica privilegiata.
Naturalmente nessuna segnaletica o divieto potrà sostituire il buon senso, e l’amministrazione si augura che, da subito, i cittadini riconoscano e rispettino i nuovi percorsi.
A farlo sapere l’assessore Verna.
FIAB: ora si realizzino anche in altre zone della città
La realizzazione di corsie ciclabili lungo la strada che unisce il quartiere Cona al centro cittadino viene accolta favorevolmente da FIAB Teramo che sottolinea: “finalmente il Comune di Teramo rompe gli indugi e inizia a mettere in campo azioni concrete per favorire la mobilità ciclistica urbana. Ci auguriamo che le corsie ciclabili realizzate siano solo il primo di una serie di interventi che favoriscano la coesistenza degli utenti della strada nelle vie cittadine, con una maggiore tutela di quelli più “deboli”. Naturalmente nessuna opera può prescindere dal rispetto delle norme e delle regole, anche se non scritte, di prudenza, rispetto che deve diventare patrimonio comune dei cittadini teramani. La pandemia ha cambiato il modo di vivere le nostre città, e puntare sulla mobilità ciclistica e pedonale non è un’opzione, ma una necessità, ed è indispensabile rivedere gli spazi urbani creando le condizioni per un minor utilizzo dell’automobile privata”.
“Complimenti, quindi – continua FIAB – al Comune, e in particolare all’assessore Verna, per aver recepito le novità normative e ci auguriamo che sia solo il primo di una serie di interventi, in attesa di un Biciplan che individui le opere necessarie a rendere Teramo, realmente, la città del pedone e della bicicletta”.