Domenica scorsa le agenti della polizia penitenziaria hanno scongiurato che la donna (una romena di 40 anni, che deve scontare ancora tre anni) portasse a compimento l’estremo gesto. L’intervento è stato provvidenziale.
“Il comportamento tenuto nella circostanza dalle agenti”, sottolinea Giuseppe Pallini, del sindacato Sappe, “è stato encomiabile nonostante in servizio non erano presenti tutte le unità previste per la nota carenza di personale di poliziotti attestatosi da tempo al 40% dell’organico previsto (circa 80 in meno di cui 13 unità femminile) e un sovraffollamento carcerario del 30%.( 430 detenuti presenti a fronte di una capienza massima di 270)”.