Teramo, centrale della Cona: il Comune incontra i residenti “dissidenti”

Convocato dal sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, e dell’assessore ai lavori pubblici Giovanni Cavallari, si è svolto un incontro con E-Distribuzione e Terna per analizzare lo stato dell’arte della procedura riguardante il progetto della nuova cabina elettrica “Teramo Città” in località Cona e i relativi elettrodotti.

Alla presenza dei due amministratori, dei dirigenti e dei tecnici dell’amministrazione comunale e delle due società, sono stati valutati tutti gli aspetti procedurali e autorizzativi e i diversi scenari che porteranno alla delocalizzazione della cabina primaria, sia nella sua versione provvisoria per la connessione alla rete di Terna, sia nel suo assetto definitivo attualmente al vaglio del Commissione VIA presso il ministero della Transizione Ecologica.

L’intervento è finalizzato – come noto – a ridurre in maniera determinante l’impatto delle infrastrutture elettriche nella zona, liberando un’area strategica per restituirla alla libera fruibilità dei cittadini. Il progetto è stato sottoposto anche all’attenzione di alcuni dei proprietari delle aree private interessate, ai quali sono stati esposti gli aspetti tecnici e le modalità amministrative e operative previste.

“Abbiamo voluto questa riunione per fare il punto della situazione e anche per rassicurare quei residenti che nelle ultime settimane avevano espresso preoccupazione rispetto all’iter del progetto – sottolineano il sindaco e l’assessore Cavallari  – noi fin dal nostro insediamento abbiamo lavorato per dare soluzione a una questione annosa ed ereditata dalla precedenti amministrazioni, e restituire quello spazio ai cittadini trovando insieme alle due società la strada migliore. Quello che sarà realizzato rappresenta un importante intervento sia per quanto riguarda l’aspetto ambientale che la rigenerazione urbana e la qualità della vita dei residenti della Cona e questo anche attraverso la realizzazione di una piazza. Abbiamo sempre compreso i timori dei cittadini e per questo, dopo aver condiviso ogni passaggio con il comitato di quartiere, abbiamo incontrato i residenti che avevano manifestato delle perplessità con l’obiettivo di portare avanti con loro questo percorso”. 

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