“Dal convegno di ieri – “ L’Alta Velocità un’opportunità per tutto l’Abruzzo -, sono venute fuori delle certezze e delle riflessioni utili per la programmazione del futuro della nostra Provincia. Le certezze le ha apportate la dr.ssa Sara Venturoni che ha confermato che l’area della Stazione Ferroviaria subirà una trasformazione essenziale per lo sviluppo della città beneficiando di risorse stanziate nel PNRR e nel FNC. Il suo è stato un intervento lucido e approfondito frutto della conoscenza della città (è nostra concittadina, architetto, Responsabile della Direzione Stazioni di RFI) e della materia”.
A farlo sapere Macro Aree Teramo.
“Lo spostamento del punto di arrivo del treno permetterà di liberare l’area verso ovest, di realizzare finalmente la connessione tra l’area della Gammarana e viale Crispi e valorizzare con nuovi servizi l’edificio della vecchia stazione e il suo piazzale, snodo di scambio con sistemi di mobilità urbana, in fase di evoluzione verso forme di spostamento più sostenibili, tra cui la rete ciclabile, come previsto nel PUMS in fase di redazione a cura dell’Amministrazione Comunale. RFI sta perseguendo un nuovo approccio di collaborazione con la città e si è dichiarata disponibile ad ascoltare le esigenze e le idee dei quartieri e quindi delle MacroAree, per armonizzarle nel progetto. Riflessioni lungimiranti sono giunte in modo particolare dell’architetto Franco Esposito che ha centrato l’attenzione su alcuni dati di fatto: essendo quasi certo che verrà realizzata l’Alta Velocità Ancona – Bari per la nostra Provincia diventa essenziale un collegamento veloce con un hub localizzato su questo asse, in modo da potenziare la valenza turistica della nostra Regione”.
E ancora: “Altra riflessione è giunta da Agostino Ballone che ha illustrato l’ipotesi progettuale di Alta Velocità elaborata dalla Fondazione Bruno Ballone, alternativa all’asse Pescara Roma, che avrebbe la possibilità di avere un bacino di utenza nettamente maggiore potendo unire tutte e quattro le provincie abruzzesi, ma che probabilmente cozzerebbe con una impraticabilità di fondo, come evidenziato dal Presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura, con la solita schiettezza, se l’ipotesi progettuale dovesse prevedere un traforo delle nostre montagne. Concreto e innovativo l’apporto di idee dell’on. Fabio Berardini che ha ribadito di non limitarsi alle riflessioni sull’Alta Velocità ma di allargare l’orizzonte anche alle nuove forme di trasporto che presto diventeranno realtà, come il trasporto teleguidato e la combustione a idrogeno. Unica nota negativa l’assenza della Regione. Una opportunità persa per rassicurare i cittadini teramani sul proprio impegno nella valorizzazione della nostra Provincia”.