A chiederlo Cgil e Cisl, che minacciano l’avvio di una fase di lotta se il relativo bando per l’affidamento del servizio, che dovrebbe essere pubblicato già domani, non verrà modificato.
“Dopo l’ultimo confronto, nel corso del quale avevamo appreso che il bando che si stava preparando avrebbe permesso la riassunzione di sole 9 persone a fronte delle attuali 26, avevamo chiesto di modificare quell’impostazione – scrivono i sindacati – Vale la pena ricordare che proprio i dirigenti comunali avevano proposto, durante una formale riunione, di aggiungere alla gara servizi che avrebbero consentito di mantenere i livelli occupazionali”.
Una richiesta, quella dei sindacati, a cui il commissario ha ritenuto di non poter rispondere positivamente. “Riteniamo che l’uscita del bando, soprattutto se si confermerà, così come ci è stato illustrato, portatore del licenziamento di 17 persone, sia un grave danno alla comunità teramana e agli interessi del Comune di Teramo, sia in termini di servizio, sia in termini economici” concludono i sindacati, che annunciano nel caso in cui non ci siano modifiche sostanziali “una fase di lotta sindacale”.