Manca solo il beneplacito del sindaco Gianguido D’Alberto e poi il 49 per cento della Teramo Ambiente sarà ufficialmente nelle mani della Comir srl di Venezia.
La ditta lagunare si è aggiudicata la “parte privata” della TeAm, su cui adesso dovrà esprimersi il primo cittadino perché socio di maggioranza della partecipata.
L’imprenditore teramano Franco Iachini, che aveva anch’egli partecipato all’asta che riguardava anche attrezzature, veicoli ed un terreno a Roccabernarda, non ce l’ha fatta dunque.
L’apertura delle buste si è svolta davanti al curatore fallimentare Marco Basaglia, nominato dopo il fallimento della Enertech, in precedenza proprietaria delle quote. Tra l’altro la Comir è riconducibile a Stefano Gavioli, ex proprietario Enertech.
LA NOTA DEL GRUPPO GAVIOLI “L’asta del Tribunale di Venezia, bandita per l’aggiudicazione, tra l’altro, delle quote private della Te.Am. – Teramo Ambiente S.p.A., ha visto COMIR S.r.l., società che fa capo alla holding “Gavioli S.r.l.” del dr. Stefano Gavioli, formulare l’offerta migliore per il complesso dei beni proposto nel bando.
Il dr. Gavioli, uscito dalle vicende giudiziarie per le quali è stato assolto dai vari Tribunali interessati, ha ripreso nel 2017 la guida operativa del suo Gruppo e aveva presentato, già nel 2018 e sempre tramite la controllata COMIR, la domanda di Concordato Fallimentare per la “Enertech S.r.l. in liq.ne”. Questa società, appartenente anch’essa al Gruppo Gavioli, era titolare, tra i vari beni al proprio attivo, anche del 49% delle azioni di Te.Am. S.p.A.: la proposta concordataria era finalizzata alla riacquisizione – una volta pagati i creditori -di tutti gli asset attivi ivi comprese le suddette partecipazioni. Tale domanda è stata poi ritirata e ripresentata in data 25 marzo 2019, dato che era variata sensibilmente la situazione debitoria della Enertech per alcuni contenziosi risoltisi a favore della stessa società.