Vincita milionaria al Superenalotto: 42 milioni di euro ma nessun biglietto di ringraziamento al tabaccaio

Lo scorso giugno, a Teramo sono stati vinti 42 milioni di euro con un biglietto del Superenalotto. A oggi, è ancora avvolta nel mistero l’identità del fortunato. Il tabaccaio: “Nemmeno un mazzo di fiori”.

Vincere al Superenalotto è il sogno di tutti, ma il calcolo delle probabilità non lascia scampo: meno di pochissimi potranno dire, un giorno, di aver cambiato vinta con una schedina. Quegli sparuti fortunati poi non è detto che vogliano condividere con gli altri la gioia della vincita, anzi, c’è chi sparisce (e forse fa anche bene).

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Un biglietto di ringraziamento, però, non costa nulla, ed è quello che si aspettava il titolare della tabaccheria in cui è stata giocata la schedina vincente lo scorso giugno, quando l’uomo misterioso si è aggiudicato 42 milioni di euro. Il tabaccaio si è detto molto dispiaciuto del non aver ricevuto neanche un grazie in forma anonima.

Vinti 42 milioni di euro a Teramo. Il tabaccaio: “Nemmeno un grazie”

42.590.000 di euro, questa è la cifra esatta vinta lo scorso giugno da un fortunato che ha giocato una schedina da un solo euro nella tabaccheria che si trova lungo la statale 80, presso Villa Tordinia, una frazione di Teramo. Certo, esiste una tassazione del 20%, ma la vincita rimane imponente, abbastanza alta da permettere a chiunque di rifarsi una vita.

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Nei giorni immediatamente successivi alla vincita milionaria, è circolata la voce che a centrare i numeri giusti fosse stato un cercatore di funghi, ora invece pare che il sospetto più fondato ricada su un operaio della zona. In ogni caso, ciò che ha colpito molto la comunità e il proprietario della tabaccheria è stata l’assenza di qualsivoglia forma di ringraziamento, anche in forma anonima.

A seguito di una vincita milionaria, è prassi inviare un biglietto di ringraziamento, un mazzo di fiori o una bottiglia di spumante per festeggiare anche senza la presenza del diretto interessato. Ciò non è avvenuto e il tabaccaio, Donato Nicolini, ci ha tenuto a rimarcarlo: “Non ci ha mandato niente e non si è mai fatto sentire. Ammetto che siamo un po’ dispiaciuti per questo comportamento”

Nicolini ha però anche spiegato che da quel fatidico giorno di giugno in poi la sua tabaccheria ha visto un aumento di giocate, perché sempre più persone vogliono tentare la sorte entrando in una delle poche tabaccherie ad aver ricevuto il bacio della dea bendata. Il 17 novembre, ad essere stato toccato dalla fortuna è stato invece un abitante di Rovigo che con una schedina da 3 euro ha vinto più di 80 milioni di euro.

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