“Nei momenti di dolore, che alle volte affiorano in comunità grandi e articolate come può essere una scuola, è sempre emersa – aggiunge la nota – la volontà da parte di tutte le componenti scolastiche di far sentire la vicinanza con chi è stato colpito da sofferenze e dal destino avverso. Tale forza scaturisce dal tessuto socio-culturale degli addetti al funzionamento delle complesse dinamiche dell’Istituto, soprattutto nei tanti momenti che la scuola vive, fatti di aggregazione e di attività didattiche. Queste sono state sempre indirizzate alla crescita umana, culturale, sociale degli studenti e le molteplici iniziative che contraddistinguono il ‘Moretti’ stanno a sottolineare la validità e la bontà del progetto educativo messo in atto in tutti questi anni. Il personale scolastico, nelle varie componenti, si è sempre contraddistinto per la forte caratterizzazione dei percorsi formativi, non solo prettamente scolastici, ma anche, in parallelo, legati alle numerosissime iniziative integrative che rendono i nostri alunni predisposti al nobile concetto di inclusione e partecipazione”.
“La condivisione – precisa – che i giovani dimostrano, fa capire perfettamente alla dirigenza, alla docenza e a tutto il personale che la via intrapresa è quella più adatta a rispondere alle esigenze dei tanti giovani. I momenti di dolore di questi giorni dovuti alla scomparsa di due nostri cari ragazzi ci daranno senza dubbio la forza per continuare la via intrapresa, in cui l’unico obiettivo è quello di rafforzare il senso di appartenenza, di identità, di aggregazione e di inclusione dei nostri studenti, sia tra di loro (una grande famiglia si vede in questi momenti) sia con il territorio circostante, rappresentato dalle istituzioni, dalle associazioni, dal volontariato, dalle imprese e dal mondo del lavoro, nel senso più alto e formativo possibile”.
“La scuola che si fa comunità è stata sempre la nostra stella polare da seguire con realismo e determinazione”, conclude la nota dell’Istituto Moretti.