De Lucenti è stato rintracciato ieri pomeriggio a Teramo dagli agenti della Squadra Mobile di Roma che lo hanno arrestato per stalking nei confronti della ex moglie, in esecuzione dell”ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal gip. La storia sentimentale con la donna era finita 5 anni fa ma lui non si è mai rassegnato e ha iniziato a tempestare di telefonate e messaggi attraverso WhatsApp e Facebook lei e la famiglia a tutte le ore del giorno e della notte, con minacce gravi, insulti, e volgarità. A far scatenare ancora di più l’uomo il fatto che la donna nel frattempo si era rifatta una vita con un nuovo compagno, divenuto a sua volta vittima delle angherie.
Le indagini, coordinate dai magistrati del Gruppo Antiviolenza della Procura di Roma e svolte dagli investigatori della IV Sezione della Squadra Mobile, hanno accertato, in tempi rapidi, la particolare gravità dei comportamenti denunciati dalla vittima, facendo emergere
la forte pericolosità dell”uomo, pluripregiudicato, con indole aggressiva e già condannato per gravissimi reati contro la persona.
Era il giugno del 1997 quando a bordo di un vagone della linea ferroviaria Roma-Pantano, durante una rapina insieme con un complice, sparò e uccise all”ispettore Capo della Polizia Tufilli. Il suo complice invece è morto in seguito a un altro conflitto a fuoco. Per il 45enne ieri si sono aperte le porte del carcere e al momento si trova nella Casa Circondariale di Teramo.