Silvi. “Grazie al fondo Covid ed alla riduzione dei costi di smaltimento – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Alessandro Valleriani – siamo riusciti a ridurre la Tari del 2021 per le utenze non domestiche di Silvi colpite dalla crisi economica e anche sulle utenze domestiche. Un piccolo contributo alle attività commerciali che a causa della pandemia hanno concretizzato una riduzione dei guadagni ed anche un aiuto alle famiglie”.
Il provvedimento, adottato nella seduta del Consiglio comunale di oggi, nel corso del quale è stato approvato il Piano Economico Finanziario per il 2021, consiste nella riduzione delle tariffe per le utenze non domestiche danneggiate dalla pandemia e nella riduzione delle utenze domestiche dovuta alla diminuzione dei fabbisogni standard a seguito dell’incremento della percentuale di raccolta differenziata.
“A differenza degli anni scorsi – ha aggiunto l’assessore Valleriani – in cui la Tari veniva redistribuita per il 32% alle tariffe non domestiche e per il 68% alle domestiche quest’anno l’amministrazione ha deciso di ripartirle rispettivamente al 36% e 64%, il che ha prodotto una ulteriore riduzione, oltre a quella prodotta dall’aumento della percentuale di raccolta, anche delle tariffe domestiche”.
Con l’applicazione del nuovo metodo tariffario MTR di Arera, che prevede sia la validazione dei costi complessivi del ciclo integrato dei rifiuti comprensivo della gestione del tributo TARI sia la verifica sull’andamento dei costi complessivi per i cittadini, si ha una diversa ripartizione dei costi che si riflette nelle tariffe generando una riduzione della componente fissa a discapito della componente variabile. In sostanza l’imposta ora aumenta all’aumentare della quantità dei rifiuti e della propensione a produrre rifiuti. “Rispetto al 2020 le tariffe domestiche – ha concluso l’assessore Valleriani – faranno registrare una riduzione dal 7% fino ad un massimo del 30% circa a seconda delle varie situazioni, ossia metri quadri e numero di componenti, attestandosi una riduzione in media del 12%. Mentre le tariffe non domestiche, ad esclusione degli alimentari, ortofrutta e attività che non hanno avuto effetti negativi dal Covid, avranno una riduzione dall’8,5% fino ad un massimo del 28,5% circa, che variano a seconda del settore di attività”.
“Nonostante la pandemia – ha chiosato il sindaco Andrea Scordella – i costi dei rifiuti per il Comune non sono aumentati rispetto al 2019. Anzi, i costi degli smaltimenti si sono ridotti grazie all’aumento della percentuale di raccolta differenziata, che ha generato una riduzione delle tariffe. A questo va aggiunto anche il contributo del fondo Covid che, con oltre 500 mila euro per Silvi, ha permesso di sostenere le attività colpite dalla crisi, riducendo le tariffe delle utenze non domestiche”. Ulteriori dettagli relativi anche alle tariffe, sono reperibili nella delibera che sarà pubblicata sul sito del Comune.