Silvi. Celebrata ieri pomeriggio a Silvi Paese la “Giornata della Memoria” della tragedia che sconvolse il paese il 30 agosto 1922, quando un treno della linea Pescara Roma investì in pieno il camion su cui viaggiavano i 43 componenti della Banda Musicale di Silvi, formato quasi esclusivamente da musicisti locali diretti dal grande Maestro Giuseppe Palmisano.
Undici furono le vittime e numerosi i feriti. Il gravissimo incidente fu riportato da tutta la stampa nazionale. La rivista settimanale a diffusione nazionale La Domenica del Corriere, che riservava la prima pagina di copertina al fatto più importante della settimana, pubblicò una illustrazione dove era raffigurata drammaticamente la scena della disgrazia con un disegno di Achille Beltrame (nella foto).
Nel 2015 il consiglio comunale, recependo la richiesta dei cittadini del Paese, istituì “La Giornata della Memoria” fissandola per il 30 agosto. Da allora ogni anno la città ricorda il triste evento con una cerimonia pubblica.
Quest’anno è stata invitata la Banda di Chieti, diretta dal M° Vignali, che si è esibita in una camminata-concerto lungo le vie e le piazze di Silvi Alta. Dopo la cerimonia ufficiale, tenuta dal sindaco Andrea Scordella e dall’assessore alla Cultura Giuseppina Di Giovanni, con la partecipazione di diversi consiglieri comunali davanti la stele dove sono riportati i nomi dei musicisti vittime del disastro ferroviario, il parroco Dom Gaston Meritello ha celebrato una S. Messa di suffragio. “Sono trascorsi 99 anni – ha detto il sindaco Scordella – ma il ricordo e la commozione sono ancora vivi in questo paese dove la musica è stata sempre di casa. Ci vollero 25 anni, prima che a Silvi si riformasse il glorioso complesso bandistico, grazie all’illustre musicista silvarolo, Francesco Perazzitti, nel 1945, quando i funesti echi della guerra si sentivano ancora nell’aria e tutt’intorno si vedevano ancora le rovine da essa causate. Il giorno della memoria – ha detto il sindaco Scordella – non può e non deve trasformarsi in una semplice giornata di festa, ma attraverso essa dobbiamo ricordare a noi e tramandare alle future generazioni una pagina di storia importante della nostra città. In tal senso, ci stiamo preparando per celebrare con la dovuta solennità il centenario del disastro di Chieti Scalo al quale auspichiamo la partecipazione attiva di tutta la città, delle sue istituzioni, delle associazioni socio/economiche/culturali e del mondo della scuola”.