Silvi. Dal lungo consiglio comunale “aperto” ai cittadini e agli interventi dei rappresentanti di associazioni ambientalistiche, cittadini e comitati di quartiere, è venuta fuori una sostanziale unità di intenti: la pista ciclabile s’ha da fare adottando le migliori misure di tutela del patrimonio verde e cercando, per quanto possibile, di conciliare le esigenze dei portatori di interesse con il primario interesse pubblico.
Il consiglio ha scritto, dunque, la parola fine alla infinita sviluppatasi nelle ultime settimane.
L’assessore ai Lavori Pubblici l’ingegnere Pamela Giancola, nel suo intervento iniziale, ha illustrato con chiarezza le peculiarità del progetto esecutivo che, in buona sostanza, sono risultate conformi alle proposte delle organizzazioni non politiche (Conalpa e Comitati di quartiere). “Si è chiusa finalmente una lunga parentesi – ha detto l’assessore Giancola – che è, comunque, servita per verificare meglio taluni aspetti del progetto definitivo e adeguarli alle osservazioni che ci sono pervenute dai cittadini, dalle associazioni e comitati. Sono convinta che insieme allo staff dell’Ufficio tecnico del Comune e ai tecnici esterni abbiamo fatto un buon lavoro che rispetta la volontà della maggior parte dei cittadini e, soprattutto, rappresenta quanto di meglio era possibile fare tenendo conto della realtà preesistente, della morfologia del territorio interessato, della situazione della viabilità, dell’arredo urbano e delle aspettative dei cittadini che hanno partecipato intensamente nella discussione della pista ciclabile”.
“Adesso – ha concluso l’assessore ai Lavori Pubblici – non appena avremo ottenuto il nulla osta della Soprintendenza, sottoporrò all’approvazione della Giunta l’esecutivo e si andrà in gara in tempi celeri al fine di garantire l’inizio dei lavori a gennaio”.
“Resta – ha aggiunto il sindaco Andrea Scordella – l’amarezza per il comportamento adottato fino in fondo dalle opposizioni, improntato solo alla strumentalizzazione di una falsa interpretazione iniziale da parte di alcuni. In particolare i rappresentanti della precedente maggioranza al Comune, anziché prospettare valide soluzioni alternative, si sono intestarditi nel loro atteggiamento di critica a prescindere nel tentativo, neppure tanto mascherato, di bloccare la realizzazione dell’opera pubblica. Palesemente contraddittorio il loro comportamento attuale rispetto a quello che avevano tenuto quando erano a governare Silvi. Ci accusano ingiustamente di non promuovere la partecipazione dei cittadini e delle associazioni o comitati all’attività e alle scelte strategiche per la città e loro non si sono mai degnati di sottoporre all’attenzione e al giudizio dei cittadini i loro progetti come quello della pista ciclabile e, soprattutto, quello dell’eliminazione del passaggio a livello di Rampa Simoni Mariannina”.