Silvi. Il sindaco di Ulcinj, Aleksandar Dabovic, è stato ricevuto ieri a Palazzo di Città dal sindaco Andrea Scordella, dal presidente del Consiglio comunale Antonio Gambacorta e dall’assessore al Turismo e alla Cultura Giuseppina Di Giovanni che hanno accompagnato l’ospite in una visita alla marina, a Silvi Paese, alla collina e alle strutture pubbliche.
“E’ stato – ha detto il presidente Gambacorta – il primo incontro tra i sindaci delle due città in vista del gemellaggio a quale stiamo lavorando già da qualche mese. Intendiamo riprendere un dialogo iniziato attorno alla prima metà del XV secolo, quando il Conte Giulio Antonio Acquaviva d’Aragona, Duca di Atri, favorì l’immigrazione di gruppi di Ulciniani a Silvi per ripopolare il territorio la cui popolazione era stata decimata da guerre e pestilenze”.
“Il gemellaggio tra due città – ha detto l’assessore alla Cultura e Turismo Di Giovanni – di per sé si fonda principalmente sulla loro storia, sulla loro cultura e sulla loro economia. Nel nostro caso questi tre aspetti sono presenti e caratterizzano, in qualche misura, il passato, il presente e il futuro di Silvi e Ulcinj. Entrambe – ha evidenziato l’assessore Di Giovanni – hanno solide radici nella civiltà romana; hanno fatto la straordinaria e positiva esperienza dell’integrazione tra popoli diversi; sono città a forte vocazione turistica. Sicché l’iniziativa promossa dal Comune di Silvi, ben accolta e condivisa dall’amministrazione comunale della città montenegrina, ha tutte le carte in regola per puntare e raggiungere con successo l’obiettivo che può assumere significati e valenze culturali ed economiche importanti per la nostra città”.
“Con il collega sindaco di Ulcinj – ha detto il sindaco Scordella – abbiamo avuto un cordiale scambio di idee nel corso del quale è stata ribadita la volontà dei nostri due Comuni a gemellarsi. L’economia della città di Ulcinj, uno dei 39 Comuni del Montenegro, si fonda su un’economia simile alla nostra, ossia sul turismo e sui prodotti agricoli di alta qualità, come l’olio e il vino. Quindi – ha auspicato il sindaco Scordella – anche l’aspetto commerciale può avere in questa operazione delle buone prospettive per i nostri rispettivi operatori economici”.