Atri. Partito il Servizio civile universale nell’Azienda di servizi alla persona n. 2 di Atri. Da oggi il primo gruppo di 37 persone ha preso servizio nelle varie sedi istituzionali con i progetti Solidarietà generazionale, che si è aggiudicato il punteggio più alto tra gli enti pubblici, Piccoli amici e Percorsi di integrazione.
La prima giornata è stata dedicata all’accoglienza, alla registrazione sul portale nazionale tramite le postazioni dei computer messi a disposizione dalla Asp e al colloquio con i tutor e i formatori dei singoli progetti che hanno loro spiegato compiti, diritti e doveri assieme alla consegna della modulistica.
Ben 64 giovani, tra i 18 e 29 anni, daranno il loro contributo nelle strutture sociali dell’Azienda di servizi alla persona e, nello specifico: nella Casa di Riposo Santa Rita di Atri, nella sede dell’Asp, vero e proprio cuore pulsante della gestione e controllo, nel Centro integrato per i servizi alla famiglia, nel centro diurno e nella fattoria sociale Rurabilandia. Servizio civile attivato anche nei plessi di Mutignano di Pineto e nella importantissima struttura di Giulianova dove sono attivi i centri per minori in difficoltà, quello per le ragazze madri e la comunità protetta per le donne vittime di violenza.
Un gruppo di altri trenta volontari prenderà servizio nei mesi di marzo e aprile in modo da offrire a tutti la possibilità di un anno di servizio alla società e ai cittadini, svolgendo compiti che aiuteranno i ragazzi a formarsi e ad arricchire il proprio curriculum.
I progetti hanno una durata di dodici mesi, con un orario di servizio non inferiore a venticinque ore settimanali con la corresponsione di un assegno mensile e il rimborso spese del costo di trasporto tramite mezzi pubblici per raggiungere la propria sede.
Al termine del servizio, al volontario, verrà rilasciato dal Dipartimento un attestato di espletamento del servizio civile. Ma non è tutto, infatti i ragazzi che sono risultati idonei ma non sono stati selezionati in questa prima fase, saranno ricontattati entro la prima settimana di marzo per essere assegnati alle sedi che si sono rese disponibili: una possibilità riservata anche agli aspiranti volontari che hanno fatto la domanda presso altre strutture che, però, sono risultate essere piene. L’invito. È quello di contattare gli uffici dell’Asp per avere tutte le informazioni disponibili.