Nelle ultime ore, infatti, la dirigenza della multinazionale, infatti, ha comunicato alle maestranze la volontà di chiudere l’intero sito produttivo localizzato sulla bonifica del Salinello.
La decisione aziendale ha immediatamente prodotto la proclamazione della sciopero da parte della Rsu e di Fim Cisl e Fiom Cgil. Sciopero che proseguirà fino a sabato 1 agosto alle ore 6.
A rischio ci sono 155 posti di lavoro. La decisione della proprietà (la Betafence è di proprietà di una società finanziaria inglese) è un fulmine a ciel sereno. Non certo di un’azienda in crisi. La dirigenza, durante l’assemblea, ha motivato la decisione con la recessione legata al Covid. Rabbia e scoramento ha iniziato a serpeggiare tra i dipendenti che hanno smesso di lavorare e hanno presidiato l’azienda. Qualche momento di tensione all’uscita dei dirigenti del fondo che gestisce l’azienda, arrivati da Londra per comunicare la decisione della proprietà di chiudere la Betafence Italia entro il 2020.
Nel frattempo, venerdì 31 luglio, dalle ore 10 alle 12, dinanzi allo stabilimento della Betafence ci sarà un presidio dei lavoratori.