Sant’Omero. Parte il laboratorio dinamico per l’avvio della green economy nei dodici comuni della Val Vibrata. Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi nel corso di un’assemblea pubblica a Sant’Omero promossa dal coordinamento Vibrata Bene Comune.
Si tratta di un progetto ambizioso, una “utopia concreta” che si può costruire con il concorso
di tutti gli attori locali del campo scolastico, culturale, scientifico, agricolo, artigianale, industriale,
turistico, sanitario e commerciale, che credono nel futuro economico sostenibile finalizzato alla
conquista del benessere fisico e psicologico dei residenti e degli ospiti del territorio.
Un modello di riferimento per l’Abruzzo e l’Italia, capace di dimostrare la “volontà costruttiva” orientata alla
riqualificazione dei beni naturali, paesaggistici e storici, anche alla luce dell’emergenza climatica.
Il comprensorio vibratiano è stato riconosciuto dal Governo nazionale “area di crisi complessa” per il rilancio delle imprese e dell’occupazione. Il nuovo sviluppo deve essere basato sulla scientificità, “solidarietà climatica” e innovazione tecnologica, con l’obiettivo di avviare, a breve termine, una serie di percorsi alternativi al sistema fallimentare che ha portato al declino economico, alla crisi ecologica e alla contaminazione delle acque e dei suoli.
Il Coordinatore di Vibrata Bene Comune Gabriele Di Leonardo ha presentato le finalità degli otto gruppi di lavoro tematici, attraverso i quali realizzare il progetto EcoSistema Val Vibrata, che abbracciano la cultura, la scuola, la sanità, l’agricoltura, l’alimentazione, il turismo, la storia, l’arte, l’archeologia, il mondo produttivo, il restauro ambientale.
Oltre settanta cittadini del territorio hanno aderito ai diversi gruppi del Laboratorio, le cui attività si
svolgeranno in due fasi operative.
L’elaborazione di una mappa delle attività umane e dell’ambiente di tutta la Val Vibrata, per focalizzare l’esistente. Le informazioni saranno messe in rete al fine di poter meglio “leggere” il territorio nella sua complessità.
La creazione di una Mappa del futuro, ovvero un progetto complessivo denominato “EcoSistema
Val Vibrata”, capace di concretizzare le idee innovative di una “cittadinanza partecipata”, per
meglio affrontare la rivoluzione in atto, quella di ripensare le attività umane attraverso la lente
dell’ecosostenibilità e cogliere le opportunità per questo territorio. Una concreta occasione
per creare nuovi posti di lavoro attraverso la green economy.
Le proposte e i progetti del Laboratorio Dinamico saranno vagliati e convalidati da un Comitato Etico-
Scientifico, costituito da un gruppo di ricercatori, docenti universitari, artisti, di livello nazionale e
internazionale, i cui nomi saranno comunicati a breve, per poi essere resi pubblici e presentati alle
istituzioni.
All’importante evento hanno preso la parola alcuni cittadini già componenti dei gruppi tematici
del laboratorio: Maria Luisa Titi gruppo “Vibrata Social-Comunicazione; Giovanni Sgattoni
“Agricoltura-Alimentazione-Enogastronomia”; Fidalma Gualdambrini “Ambiente-Sanità…”, nonché
componente del Comitato scientifico; Cesarina Di Domenico gruppo “Attività produttive e
innovazione”; Tito Rubini “Riqualificazione Patrimonio abitativo e urbanistico…”; ed Enrico Gagliano
gruppo “Formazione”.
Al dibattito sono intervenuti anche il Consigliere Regionale Dino Pepe, il professor Ignazio
Caputi già Sindaco di Martinsicuro, il professor Leopoldo Saraceni storico locale, dott. Gabriele
Costantini politiche ambientali Regione Abruzzo; l’imprenditore Tortù Nazzareno, l’ing. Ercole Cauti,
il presidente del comitato “Uniti per un futuro pulito e vivibile” Raffaele Quaglia, nonché il titolare di
Villa Corallo Sabatino Di Serafino che ha prediletto un’impostazione sostenibile nella gestione della
sua impresa.
Tra i tanti si registra la presenza degli Assessori all’Ambiente Marco Cappellacci di Martinsicuro e
Gabriele Marcellini di Civitella del Tronto.
Nel frattempo, il coordinamento ha chiesto ai consiglieri regionali eletti in Val Vibrata (Umberto D’Annuntiis, Dino Pepe ed Emiliano Di Matteo), di inserire nel bilancio della Regione lo studio epidemiologico del territorio, la bonifica e il risanamento del torrente Vibrata.