Tutta la vicenda, seguita poi dal comando della polizia locale, aveva preso forma nel mese di dicembre alla luce di una serie di esposti e anche di un’interrogazione consiliare da parte delle minoranze.
Già all’epoca erano scattati i primi controlli, anche di alcuni camion in uscita dal cantiere edile di Garrufo, poi la vicenda è stata ulteriormente approfondita con un sopralluogo congiunto tra polizia locale e ufficio urbanistica. Le verifiche, così come emerge dall’ordinanza di sospensione dei lavori, hanno evidenziato degli interventi difformi rispetto alle autorizzazioni in possesso dai titolari dall’intervento e in contrasto anche con le normative urbanistico-edilizie. In pratica, a fronte di una semplice autorizzazione per la collocazione di pali in cemento, il sopralluogo ha evidenziato che era stato effettuato uno sbancamento e delle fondazione in cemento armato.
Al cospetto dell’ordinanza di sospensione dei lavori, la ditta avrà 30 giorni di tempo per presentare le memorie difensive, oppure ricorrere alla giustizia amministrativa.