Anche se divise dai confini amministrativi, le due sponde territoriali del fiume Tronto potrebbero avere un comune interesse sulla costruzione di un nuovo ospedale unico nella vallata del Piceno.
La sensibilità “Adriatica” può unirsi all’entroterra e la vallata del Tronto rappresenta morfologicamente un giusto equilibrio, anche agevolato infrastrutturalmente dalla Supestrada Ascoli-Mare e dalle altre strade che seguono la direzione del fiume Tronto.
I residenti delle Marche e dell’Abruzzo vivono oramai spesso uniformi esigenze e sicuramente la sanità è tra le più necessarie. Le tesi sono quelle del sindaco di Ancarano, Pietrangelo Panichi.
“Una progettualità importante quella che è stata studiata dalla Sanità della Regione Marche – dichiara il Sindaco di Ancarano Pietrangelo Panichi – che vedrà la verifica sulla fattibilità dell’ospedale Unico della Vallata del Tronto.
Non entro assolutamente nel merito dei procedimenti, sia per competenza territoriale che per rispetto degli amici Amministratori marchigiani, spesso incontrati per condivisioni culturali e sociali, ma raccolgo volentieri l’appello lanciato dall’amico Sindaco di Maltignano Armando Falcioni, su un grande nosocomio al confine Marche- Abruzzo .
Ritengo che un accordo tra le due Regioni potrebbe portare ad un risparmio con una condivisione di costi e di una eccellenza sanitaria pubblica.
Inoltre per la Regione Abruzzo potrebbe essere una giusta soluzione alla storica problematica della mobilità passiva che porta ad un mancato equilibrio economico, gestionale, ma sopratutto di tempistiche relative alle attività diagnostiche, fondamentali per una corretta cura e prevenzione,
Le concittadine ed i concittadini Ancaranesi spesso mi riferiscono delle problematiche sui tempi di attesa che sono costretti a subire in alcuni ospedali abruzzesi e che in molti casi assumono caratteri sconcertanti.
Resta però inteso che i presidi esistenti devono comunque conservare una funzione sanitaria, da riformulare, finalizzandola soprattutto al potenziamento delle attività di “pronto soccorso” che ricordo essere un elemento fondamentale per la protezione ed il salvataggio della vita delle persone, oltre che a quelle cure sanitarie di base ed assistenziali che non necessitano di luogo ospedaliero.
L’occasione potrebbe anche essere giusta per un potenziamento delle infrastrutture stradali che colleghino i territori di confine interessati dall’eventuale nuovo ospedale, verificando l’opportunità di collegamento con mezzi di trasporto condivisi con caratteristiche ecologiche.
Nel breve periodo, scriverò al Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, affinché possa valutare l’opportunità di un contatto con la vicina Regione Marche, finalizzato alla verifica di una disponibilità collaborativa.”