E’ una presa di posizione circostanziata quella che il Cogevo (consorzio di gestione delle vongole) e l’OP Vongole Costa del Teramano, in merito alle recente ordinanze sindacali (Alba Adriatica, Martinsicuro e Giulianova), che hanno imposto dei vincoli alla pesca e commercializzazione del pescato per la presenza di salmonella nei molluschi bivalvi.
Le due organizzazioni, attraverso il legale Ernestina Portelli, hanno scritto una nota a varie istituzioni in modo da attivare in maniera rapida un nuovo tavolo tecnico di confronto per affrontare l’ultima delle criticità e mettere sul piano della discussione la necessità di attivare forme efficaci di intervento. Gli ultimi campionato sul piano di sorveglianza sanitaria su tale tipo di pesca, hanno evidenziato (e non è la prima volta) situazioni che vengono definite allarmanti.
” Il primo intervento urgente”, si legge nella missiva, ” deve essere finalizzato alla verifica del funzionamento dei depuratori in gestione del Ruzzo, Oltre ad un monitoraggio più approfondito sugli impianti di depurazione presenti sul Tordino, Vibrata e Tronto, nel caso in cui non venga individuata la causa.
Ad oggi non si conosce lo stato dell’attività svolta in merito agli impegni presi nel tavolo tecnico dello scorso mese di giugno, ma è evidente che il provvedimento di declassificazione della zona di pesca continua a danneggiare l’intero settore e pregiudica l’attività lavorativa di tutti coloro che esercitano la pesca nelle predette zone”.