Una vera e propria discarica a cielo aperto a ridosso di un lago per la pesca sportiva e di fatto in mezzo a un campo coltivato a granoturco, nella zona di Coste Lanciano di Roseto.
Buste di plastica abbandonate da chi poco prima è stato al mare, mobili vecchi, gli immancabili elettrodomestici e persino gusci di lumache di mare, svuotati chiaramente del mollusco. Uno squallore che chiunque può notare perché a pochi metri c’è la strada che dalla Teramo-Mare consente di accorciare per chi è diretto verso il mare a Cologna o a Roseto, peraltro anche piuttosto trafficata in questi giorni.
Il proprietario del terreno più volte, anche nel recente passato, aveva provveduto a sue spese a bonificare l’area. Perché qui non è la prima volta che i soliti incivili trasformano uno spazio aperto in una discarica, approfittando del fatto che la strada non è illuminata e di notte il buio pesto è complice di chi deve disfarsi del materiale ingombrante.
C’è chi si è liberato anche di calcinacci a seguito di piccoli lavori a casa, o ha svuotato la cantina. Una situazione non più sostenibile, anche perché gli autori di simili gesti restano impuniti. Così come restano impuniti i proprietari dei cani che non provvedono a raccogliere le deiezioni dei propri animali, trasformando marciapiedi e aree pubbliche in un letamaio.
Nonostante il Comune di Roseto abbia stretto una collaborazione con le guardie ambientali per maggiori controlli, ad oggi non si contano multe né nei confronti di chi abbandona i rifiuti, né nei riguardi dei proprietari dei cani che non utilizzano il sacchetto per raccogliere le deiezioni. Servirebbero telecamere di videosorveglianza e fototrappole per smascherare gli sporcaccioni.