Il progetto, intitolato “La voce dei padri” , è destinato alle famiglie mono-genitoriali e a tutti gli uomini che all’esito delle separazioni coniugali, e magari privi di reti familiari di soste-gno, si ritrovano ad abbandonare il tetto coniugale e a dover provvedere agli assegni di mantenimento ritrovandosi all’improvviso in condizioni economiche precarie.
“Con questo progetto – dichiara l’assessore al Sociale Luciana Di Bartolomeo – puntiamo a dare una risposta concreta a un problema diffuso e crescente visto che il numero dei padri separati è in costante aumento e le associazioni che si occupano dei loro diritti sostengono che l’80% di essi è in seria difficoltà economica. Quello elaborato dall’Ufficio dei servizi sociali – spiega l’assessore – è un progetto innovativo e solidale unico in provincia di Teramo perché è volto a garantire assistenza legale, psicologica, oltre al sostegno fornito per la ricerca degli alloggi e l’approvvigionamento dei beni di prima necessità”.
Nell’iniziativa di sostegno, sono coinvolti a questo proposito anche la Congregazione del Sacro Cuore la Caritas di Roseto, il Banco di solidarietà, uno psicologo di sostegno, oltre all’ordine degli Avvocati. Dunque, oltre a supportare i soggetti svantaggiati fornendo assistenza psicologica e legale gratuita, ci sarà anche una rete di supporto per fornire alloggi a canone calmierato per i primi mesi oltre alla fornitura di generi alimentari.
I destinatari del progetto, ove finanziato per l’importo di 40 mila euro richiesti, sono i padri separati che vivono a Roseto o in provincia di Teramo in caso di disponibilità di inserimento, padri che non appartengono a decodificate categorie svantaggiate ma che sono a rischio povertà, padri che si trovano in stato di disoccupazione a causa della vissuta situazione multiproblematica dovuta alla separazione.