La ditta che si era aggiudicata l’appalto, per un costo complessivo di circa 200mila euro, fondi messi a disposizione dall’Ufficio Opere Marittime della Regione, ha completato prima di Natale l’intera operazione, andata avanti per una decina di giorni. Si tratta di un intervento a protezione della linea di costa su un tratto in cui l’erosione è evidente, seppur di minore entità.
Ma qui i lavori dovevano essere necessariamente fatti, tenuto conto che ci sono diverse strutture turistiche. Subito dopo le festività natalizie si penserà al tratto di Cologna Spiaggia, tra il camping Nino e gli agricamping più a nord, all’altezza dell’incrocio tra il lungomare e via Bozzino. Gli stessi tecnici della Regione che hanno partecipato recentemente a un incontro con gli operatori locali e l’amministrazione comunale hanno ammesso che questo tratto di costa è il più danneggiato dall’erosione e oltretutto il livello in altezza della sabbia è sceso di oltre 80 centimetri rispetto al piano stradale.
Saranno adottate due soluzioni in attesa che arrivino finanziamenti più importanti per garantire l’adeguata copertura economica ad un progetto molto più ampio di difesa dei circa 130 chilometri della linea di costa abruzzese.
Il primo intervento riguarderà il potenziamento delle scogliere esistenti che nel tempo, senza un’adeguata manutenzione, hanno perso tutta la loro efficienza.
Il secondo invece una nuova chiusura dei varchi, operazione già eseguita qualche anno fa ma senza grossi risultati. E per quanto riguarda l’estate, ci sarà ancora un ripascimento morbido. L’ufficio demaniale regionale ha individuato tre punti di prelievo della sabbia, tra Martinicuro e Ortona, per un totale di oltre 640mila metri cubi di materiale. Solo a Cologna, nel tratto centrale del lungomare, servirebbero almeno 70mila metri cubi.