Un 39enne residente a Roseto degli Abruzzi è stato allontanato nelle scorse ore dalla sua abitazione, dopo aver messo le mani addosso alla moglie, 36enne, e ad uno dei suoi tre figli minorenni, di 15, 10 e 6 anni.
Una volante del commissariato di Atri è intervenuta in casa su chiamata del 15enne, che ha segnalato una lite in corso a casa nel corso della quale il padre aveva aggredito sia lui che la madre. Giunta immediatamente sul posto, la pattuglia è riuscita in breve tempo a ricostruire, secondo quanto comunicato, una storia di violenze sia fisiche che psicologiche messe in atto dall’uomo sulla moglie ed i figli, iniziata sin da quando la famiglia risiedeva in un comune del nord Italia e continuata in un crescendo di atteggiamenti di sopraffazione. Il tutto era culminato nella violenza di due sere fa per motivi di gelosia.
Secondo quanto ricostruito, dopo aver rotto il cellulare della moglie, l’uomo l’ha presa per il collo come per strangolarla alla presenza dei figli che, terrorizzati, hanno iniziato ad urlare. Nel tentativo di difendere la madre, il figlio 15enne è stato a sua volta colpito con un pugno in testa e subito dopo essere riuscito a rifugiarsi nella cameretta portando in salvo i fratellini, ha contattato il 113.
La ricostruzione dei fatti operata dai poliziotti ha fatto emergere una situazione insostenibile e mai denunciata alle forze dell’ordine. Così, come disposto dal sostituto procuratore Enrica Medori, il 39enne è stato allontanato dalla casa familiare e dovrà rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali ai danni della moglie e dei figli (10 i giorni di prognosi per la moglie e il figlio 15enne).
La famiglia è di origine straniera.