Il Comune di Roseto intende fare sul serio. Subito dopo l’estate chiederà alla Regione che fine abbiano fatto i 300mila euro che erano stati annunciati un anno fa circa per gli interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria del ponte in legno sul fiume Tordino che presenta uno stato di conservazione ridotto ormai ai minimi termini in diversi punti.
Della questione si sta interessando il vice sindaco Simone Tacchetti il quale intende coinvolgere nella sua battaglia anche l’amministrazione comunale di Giulianova, in modo particolare il sindaco Jwan Costantini. Roseto e Giulianova vogliono fare fronte comune per sollecitare la Regione per un piano adeguato di intervento di recupero della struttura che negli anni non è stata mai sottoposta a lavori adeguati di conservazione del legno lamellare che da alcuni anni è attaccato dai parassiti, in modo particolare formiche giganti e tarme che stanno sbriciolando le assi.
Non solo, visto che in diversi punti il legno si è letteralmente staccato con la vegetazione si è insinuata all’interno contribuendo a marcire le paratie. Tacchetti un anno e mezzo fa circa aveva minacciato la chiusura del ponte ciclopedonale per motivi di sicurezza, almeno per quanto riguarda il tratto sul versante del Comune di Roseto.
Poi ci fu la promessa da parte dell’allora governo regionale di un finanziamento di 300mila euro per una serie di lavori che per la verità avrebbero dovuto prendere il via a ottobre del 2018 per essere portati a termine entro aprile di quest’anno. Promessa non mantenuta che ora ha fatto arrabbiare il vice sindaco Tacchetti che torna a minacciare la chiusura del ponte.
Ma ne vuole parlare prima con l’amministrazione giuliese. Una risposta la Regione la dovrà dare, ma con i fatti e non con le solite promesse, entro la fine di settembre. Dopo di che, i Comuni di Roseto e Giulianova decideranno se tenere ancora aperto il ponte o chiuderlo per motivi legati all’incolumità dei cittadini.