Il 2019 dovrà essere l’anno della consacrazione definitiva di due grandi aree protette della costa teramana: la Riserva Naturale del Borsacchio e l’Area Marina Protetta del Cerrano.
Ma mentre per l’Amp il percorso tracciato verso un turismo sostenibile può considerarsi ben avviato con risultati interessanti vista la crescita costante e con numeri importanti fatta registrare negli ultimi tre anni con la gestione del presidente Leone Cantarini, per la Riserva del Borsacchio siamo agli albori. Ma i frutti cominciano a maturare grazie all’opera di un gruppo di volontari, le Guide del Borsacchio, capitanati da Marco Borgatti.
In attesa di avere l’organo di gestione della Riserva, che si estende su una superficie di circa 1100 ettari, si sta pensando anche alla possibilità di creare un grande marchio che identifichi il territorio teramano, in modo particolare costiero e dal valore naturalistico tra i più accattivanti del centro sud dell’Italia.
Il presidente dell’Amp Cantarini non sarebbe contrario perché la creazione di pacchetti di promozione del territorio con organizzazione di escursioni nel perimetro del parco marino e all’interno della Riserva del Borsacchio può ulteriormente incentivare il turismo sostenibile. I numeri sono dalla parte di chi da qualche anno sta lavorando allo sviluppo di quel segmento turistico legato proprio alla sostenibilità di un territorio, alle sue bellezze, alla scoperta di luoghi che hanno da raccontare anche una storia.
Negli ultimi tre anni sia l’Amp, sia la Riserva del Borsacchio hanno avuto un incremento esponenziale di turisti che hanno visitato questi luoghi. Appare quindi evidente che la strada da seguire è quella di creare una sinergia con l’appoggio della Regione. Intanto, il sindaco di Roseto Sabatino Di Girolamo ha confermato che all’associazione Guide del Borsacchio verrà presto data una sede operativa.