E’ stato sempre considerato un parcheggio importante, quasi nel centro cittadino, a due passi dal palazzo municipale di Roseto, e immediatamente a ridosso della Scuola D’Annunzio, del Liceo Saffo e del Polo Sanitario, in grado di alleggerire il traffico su alcune strade interne quali via Cavour, via D’Annunzio e via Manzoni.
Ma da quando è stato chiuso, tutta l’area in questione in determinati momenti della giornata, soprattutto durante gli orari di ingresso e di uscita dalle scuole, si trasforma in un caos di auto insopportabile.
Il parcheggio di via D’Annunzio, tra la statale Adriatica e la stessa via Cavour, è stata per anni la soluzione per risolvere il problema della carenza dei posti auto in una zona strategica di Roseto. Da quando i proprietari hanno deciso per la chiusura, in tanti hanno capito, amministrazione comunale compresa, l’importanza di avere quell’area, capace di offrire quasi 100 posti auto. Attualmente è in corso un contenzioso tra i proprietari di quella superficie, Adele Maiorani e Danilo Di Giuseppe, e il Comune di Roseto.
I titolari si sono affidati all’avvocato Francesco Giannace per avviare l’azione legale. E dovrà ora essere il Tribunale di Teramo, tra un anno, a decidere sulla delicata questione. L’area è stata transennata nello scorso fine gennaio. Ufficialmente per la potatura degli alberi che sono presenti lungo il perimetro.
Operazione eseguita dai proprietari ma che avrebbe dovuto essere garantita dal Comune perché la superficie ufficialmente ad oggi non è stata ancora riconsegnata ai titolari. Oltretutto negli ultimi tempi si è assistito anche alla presenza di parcheggiatori abusivi. Qualora fosse accaduto qualcosa di grave, a risponderne sarebbero stati i proprietari. La vicenda del parcheggio di via D’Annunzio parte da lontano.
L’area con un contratto di comodato gratuito, era stata concessa all’allora amministrazione Franco Di Bonaventura per l’utilizzo come parcheggio e il giovedì mattina come sede del mercato rionale. Nel 2010 avrebbe dovuto essere restituita ai legittimi proprietari.
Così non sarebbe stato. Lì si è continuato a parcheggiare, il Comune ha chiesto agli ambulanti del giovedì la tassa per il posteggio delle bancarelle (prima del trasferimento sul lungomare), i vigili hanno fatto multe sino ad un anno e mezzo fa. I privati chiedono ora un risarcimento. E sarà appunto un giudice a decidere.
C’è tuttavia la speranza che quel parcheggio possa essere riaperto al pubblico. E nei prossimi giorni potrebbero esserci importanti novità.