In una nota dai contenuti anche pesanti, i rappresentanti delle due organizzazioni, Giuseppe Olivieri e Bruno Pierandozzi hanno ribadito la totale contrarietà all’introduzione della tassa anche per la prossima estate.
“Dopo aver introdotto e riscosso lo scorso anno l’imposta di soggiorno”, si legge nel documento a firma dei due presidenti, “a quanto pare non è bastato aver subìto la severa decisione della magistratura amministrativa, che ha accolto totalmente le ragioni dei rappresentanti delle associazioni contrarie all’imposta di soggiorno, considerando che il sindaco intende continuare a proporre l’improponibile, facendo finta che nulla sia accaduto. Ribadiamo la nostra netta contrarietà alla volontà dell’amministrazione di introdurre l’imposta di soggiorno a Roseto, una città che, così come altre realtà turistiche abruzzesi, risente ancora fortemente dei danni causati dai terremoti che si sono succeduti in Abruzzo in questi ultimi anni”.
Per Olivieri e Pierandozzi la regione ha subito danni d’immagine che si sono aggiunti ai gravi danni economici e in termini di vite umane che il territorio abruzzese ha dovuto pagare per cause naturali e per imperizia di chi ha amministrato in tanti anni dimenticando che l’Abruzzo è una regione a rischio che ha bisogno di interventi preventivi a garanzia dell’incolumità dei propri abitanti.
“Di fronte a questi eventi che necessiterebbero di un’azione decisa e ben programmata da parte della politica”, prosegue la nota, “di una detassazione a favore dei turisti che vengono in Abruzzo, la risposta che invece l’amministrazione comunale intende dare ancora una volta è quella di tassare ulteriormente le attività, gli operatori e le famiglie che potrebbero venire a trascorrere le loro vacanze nella nostra regione e a Roseto. Le Associazioni che rappresentiamo sono nettamente contrarie ad ogni ipotesi di aumento delle imposte, soprattutto quando i relativi introiti potrebbero essere destinati, come spesso avviene in tanti Comuni, ad iniziative clientelari a scapito del settore turistico”.
Infine le due associazioni invitato il Comune di Roseto a disporre in tempi brevi l’immediato rimborso delle somme, circa 350mila euro, pagate dai turisti, riscosse dalle strutture ricettive e successivamente versate al Comune di Roseto sulla base di un atto considerato illegittimo come la delibera di introduzione annullata dalla decisione del Tar Abruzzo.
“Somme di cui sia gli operatori turistici che i rosetani gradirebbero conoscere l’utilizzo che ne è stato fatto dal Comune di Roseto”, conclude il documento, “Con il rimborso si andrebbe incontro alle tant richieste che ci sono pervenute in tal senso da numerosi ospiti che hanno soggiornato nelle nostre strutture lo scorso anno, i quali sono venuti a conoscenza delle decisioni assunte in tal senso dalla magistratura amministrativa abruzzese, ed inoltre si eviterebbero inutili e onerosi contenziosi”.