Roseto, niente lavori al Borsacchio. La Provincia non ha operai, né soldi per affidare le opere

Manca la squadra di operai della Provincia e così al momento l’alveo del torrente Borsacchio non può essere ripulito.

La richiesta era stata avanzata nei giorni scorsi dall’assessore all’ambiente del Comune di Roseto Nicola Petrini al presidente della Provincia Diego Di Bonaventura per risolvere il problema, visto che il letto del Borsacchio in diversi punti è ostruito dalla vegetazione.

Una situazione che desta una certa preoccupazione in vista della stagione delle piogge, soprattutto perché il torrente in passato ha causato diversi disagi al quartiere, esondando in più punti. Petrini si dice rammaricato perché l’appello che era stato fatto dal Comune già lo scorso inverno, è rimasto inascoltato. La competenza è della Provincia che dovrebbe quindi mettere in campo le proprie forze per ripulire l’alveo, come già era accaduto negli anni passati. Lo scorso mese di febbraio il sindaco Sabatino Di Girolamo insieme a Petrini ricevette rassicurazioni dal presidente Di Bonaventura circa il fatto che i lavori sarebbero partiti.

Lavori sollecitati a lungo e assicurati dalla Provincia al termine di una lunga interlocuzione visto che l’ente inizialmente declinava le sue responsabilità sulla base di una legge di riordino con la quale si trasferiva unilateralmente ai Comuni, funzioni e i compiti di pulizia idraulica dei corsi d’acqua. Un trasferimento che sarebbe peraltro avvenuto privo delle coperture finanziarie.

Da lì il Comune di Roseto ha avviato un carteggio con la Provincia con cui si contesta quella decisione che prevedeva una sorta di “silenzio-assenso” e che andava fuori da accordi specifici di trasferimento normati da disposizioni specifiche.

“Come Comune di Roseto”, ha ricordato l’assessore Petrini, “portammo questa battaglia all’attenzione dell’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni Italiani che in riferimento alla nota della Provincia evidenziò che quella iniziativa di trasferimento unilaterale non era stata concordata né con l’Anci, né in sede di Osservatorio sulla riforma delle Province previsto dalla legge”.

A febbraio scorso ci fu un incontro chiarificatore nel corso del quale il presidente Di Bonaventura assunse finalmente la decisione di provvedere alla pulizia sostenendo di aver già individuato una ditta. Invece i lavori non sono stati eseguiti, con l’inverno ormai alle porte. I residenti sono preoccupati visto che gli allagamenti in quell’area possono causare gravi danni agli edifici ma anche alle persone che risiedono a ridosso della foce.

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