Anche la seconda asta per la vendita ai privati dell’area di proprietà del Comune di Roseto, che tutti chiamano ormai “terreno delle baracche”, è andata deserta.
A mezzogiorno nessuna offerta è stata protocollata. Questo lascia intendere che domani l’ufficio competente dovrà certificare che la vendita all’incanto non potrà essere eseguita. Era stato deciso un ribasso del 10 per cento per la seconda asta, così come era stato programmato dall’amministrazione comunale.
Questo per cercare di invogliare possibili acquirenti. L’area, per un totale di circa 4200 metri quadrati, era stata suddivisa anche in due lotti, uno fronte mare, l’altro in posizione retrostante. Una decisione adotta per agevolare sia la vendita in un’unica soluzione, sia in lotti separati. Il valore del terreno fronte mare era di 918mila euro visto il suo maggior pregio.
Mentre per il terreno retrostante, identificato come lotto B, il valore era stato fissato in 765mila euro. Il fatto che non vi siano state offerte, in qualche modo preoccupa l’amministrazione guidata dal sindaco Sabatino Di Girolamo. Il Comune ha infatti la necessità di fare cassa per sanare un debito di bilancio di circa un milione e 400mila euro.
Il primo cittadino in mattinata ha analizzato la situazione e parlando con i suoi collaboratori e i suoi assessori, ha deciso che bisognerà procedere con una terza asta. L’ultima. Nei prossimi giorni riunirà la Giunta per elaborare una nuova strategia. L’intenzione è quella di proporre un ulteriore ribasso. Da decidere però in che percentuale.
Non si andrà al di sotto del 10 per cento. Non è escluso che il ribasso questa volta sia più alto. Potrebbe essere optata una soluzione differente, ad esempio del 15 per cento. Ma non si dovrebbe andare oltre. Anche perché si rischierebbe di svendere un terreno che tuttavia ha un suo pregio, trattandosi di un’area su cui sono possibili investimenti nel settore turistico, a due passi dal mare, nella zona sud della città.