“Grazie ad una programmazione efficace – commenta il Vice Sindaco con delega alle manutenzioni, Angelo Marcone – per la prima volta è stato realizzato un intervento atto a rendere la frazione di Campo a Mare pulita e curata, che ha consentito, finalmente, di avere marciapiedi finalizzati al loro utilizzo, che è quello di poter consentire il transito ai pedoni”.
“Negli anni passati in cui ho ricoperto il ruolo di Consigliere Comunale – prosegue Marcone – avevo denunciato con dei filmati attraverso i social lo stato di abbandono dei marciapiedi di quel tratto di strada, inutilizzabili da parte dei pedoni per via dell’erba alta anche fino a un metro, che mettevano a rischio l’incolumità dei cittadini, costretti a passare sul ciglio della strada”.
Numerose sono state le segnalazioni pervenute dai cittadini residenti nella frazione di Campo a Mare, e “questo per noi rappresenta uno stimolo ulteriore ad andare avanti avendo come prospettiva il fare – è il commento del Sindaco, Mario Nugnes – smentendo quanti continuano a chiamare il nostro programma il “libro dei sogni”. Programmare la manutenzione su tutto il territorio rappresenta un punto fondamentale del nostro programma di governo e da subito credo sia evidente che lo stiamo attuando, pur con tutte le difficoltà del caso che vanno dalle esigue risorse umane a quelle economiche”.
Sulle prospettive per rendere ancora più efficace il lavoro di programmazione delle manutenzioni a breve, medio e lungo termine, il Vice Sindaco Marcone è chiaro. “Siamo convinti che Roseto debba dotarsi di un servizio di manutenzione supportato dal lavoro di aziende private, nell’ottica di quel processo di esternalizzazione che ci consentirà una maggiore e più efficiente copertura del territorio e di avere una manutenzione sempre più ordinaria e meno straordinaria”.
“Fino ad oggi siamo stati abituati a chiedere alla politica di intervenire a spot su una determinata situazione rispetto ad un’altra – chiosa il sindaco Nugnes – con il risultato di rincorrere e non stabilire i criteri e le priorità degli interventi. Rendere la manutenzione del territorio autonoma impedirà di dover ricorrere ancora alla “politica delle conoscenze” per ricevere “per concessione” quello che, invece, deve tornare ad essere un diritto dei cittadini”.