Roseto, l’aumento della tassa sulle pubblicità scatena polemiche

Aumento del 30 per cento della tassa sulle insegne pubblicitarie a Roseto ed è scontro tra maggioranza ed opposizione.

Le forze politiche di minoranza hanno duramente criticato la scelta fatta dall’Ente dopo che nello scorso autunno erano state date rassicurazioni sul fatto che gli aumenti sarebbero stati cancellati. In realtà la decisione presa in sede di approvazione di bilancio, che ha interessato l’esercizio finanziario dello scorso anno, non può essere revocata.

La vicenda ha sollevato non poche polemiche anche tra i commercianti che nei mesi passati, all’indomani dell’aumento deciso dall’amministrazione, decisero in segno di protesta di oscurare per un giorno le loro insegne. Recentemente il sindaco Sabatino Di Girolamo e l’assessore al commercio Orazio Vannucci hanno incontrato gli stessi commercianti per fare il punto della situazione.

In tale occasione Assorose, l’associazione di categoria, ha preso atto che il Comune, pur volendo dare seguito agli impegni presi relativi alla revoca dell’aumento del 30 per cento, non può di fatto revocare o annullare il provvedimento per via di un ostacolo normativo e legale. Durante l’incontro con Assorose, l’amministrazione ha assicurato che per il 2020 non ci sarà l’aumento del 30 per cento mentre verranno adottate misure compensative al maggior importo che inevitabilmente si dovrà versare solo per l’anno 2019.

Assorose ritiene di aver fatto un lavoro importante nei mesi passati per accendere l’attenzione sul problema e auspica un clima di collaborazione e di confronto, al fine di evitare per il futuro il ripetersi di situazioni analoghe.

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