Roseto, in 2 anni circa 700mila euro dall’imposta di soggiorno. E’ tempo di investimenti

In attesa di conoscere i dati ufficiali sulle presenze e sugli arrivi dei turisti il Comune di Roseto guarda già al futuro, al prossimo anno, all’estate 2020 e agli investimenti da mettere in campo per migliorare l’offerta turistica, per promuovere l’immagine del territorio, per l’organizzazione di eventi che vanno ad aggiungersi a quelli proposti finora.

In due anni l’ente grazie all’imposta di soggiorno ha incassato circa 700mila euro. Soldi che devono essere destinati al miglioramento dei servizi. Una somma importante, di cui il 20/25 per cento dovrebbe essere destinata proprio al sostegno e all’organizzazione di manifestazioni attraverso un organismo che deve ancora essere costituito ufficialmente e di cui dovranno far parte i rappresentanti delle associazioni di categoria, quindi balneatori, albergatori, titolari di strutture ricettive, insomma.

Ogni anno tale organismo si ritroverebbe a gestire circa 60-70mila euro per gli eventi. La restante somma deve essere utilizzata per migliorare la qualità dei servizi. A cominciare dalla manutenzione del verde, delle piste ciclabili, delle strade, sia del capoluogo, sia delle frazioni. L’imposta di soggiorno, del resto, è una “tassa di scopo” e il flusso di denaro che finisce nelle casse del Comune deve poi essere indirizzato in questo settore. A queste somme poi, andrebbero aggiunti anche gli incassi coi parcheggi a pagamento. E quest’anno è stata superata la cifra di 260mila euro.

Intanto, l’assessore al Turismo Carmelita Bruscia ha fatto visita agli operatori turistici presenti alla Fiera del Turismo di Rimini. Ha incontrato l’assessore regionale al Turismo Mauro Febbo, il direttore del dipartimento per lo Sviluppo Economico e Turistico della Regione Germano De Santis e il direttore del Dipartimento Turismo Francesco Di Filippo. Ha chiesto fondi per la promozione turistica degli Iat visto che finora questi uffici sono rimasti privi di qualsiasi contributo da parte della Regione. Rappresentano, secondo Bruscia, un elemento importante per promuovere un territorio. In attesa poi di conoscere anche il futuro organo di gestione della Riserva Naturale del Borsacchio.

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