Roseto, donata una cucina per la ‘casa parcheggio’ in via Marina

Roseto. Il Gruppo ARAN ha deciso di donare una cucina al Comune di Roseto degli Abruzzi che l’Amministrazione comunale, di concerto con gli operai dell’azienda, ha già fatto montare all’interno della “casa parcheggio” in via Marina dove, nelle prossime settimane, andrà a vivere un cittadino ultranovantenne indigente.

“Un grazie di cuore va all’ARAN Cucine e alla famiglia Rastelli per questo splendido dono natalizio fatto alla comunità rosetana” sottolinea il primo cittadino Mario Nugnes. “Un regalo molto gradito perché ci permette di risolvere un annoso problema, quello delle abitazioni a disposizione del Comune, che non sempre sono pronte ad accogliere i cittadini bisognosi di un alloggio momentaneo. In questo momento storico c’è infatti una grande richiesta di soluzioni abitative per le fasce più anziane e indigenti della popolazione e speriamo di poter al più presto rendere fruibili altre “case parcheggio”. La solidarietà è contagiosa e speriamo che, sulla spinta di questo bel gesto di ARAN Cucine, altre aziende e importanti realtà del nostro territorio offrano il loro supporto al Comune, aiutandoci a dare forma alla nostra idea di “città inclusiva e solidale” a cui teniamo particolarmente”.

“Gesti come questo del Gruppo ARAN Cucine dimostrano come sia viva e presente nel nostro comprensorio quella “responsabilità sociale d’impresa” fondamentale perché si innestino virtuosi processi di collaborazione pubblico-privato” dichiara l’Assessore al Sociale Francesco Luciani. “Sono numerose le richieste di aiuto, in particolare dalle fasce più anziane, già fortemente in difficoltà negli ultimi e anni e oggi messe letteralmente in ginocchio dalla pandemia. Non appena l’abitazione sarà pronta sarà assegnata ad un signore ultranovantenne che vive una grave indigenza, sperando di poter presto dare ulteriori risposte a chi è in difficoltà. Questo è un bellissimo regalo di Natale per la nostra città, che ci riempie di speranza e ci dà la carica per fare sempre di più”.

“In un tempo quasi sospeso, tra paure ed incertezze, la casa resta il nostro luogo sicuro in cui proteggersi e vivere riscoprendo valori familiari e di amicizia. Tra pochi giorni sarà Natale, un momento che dovrebbe essere sinonimo di gioia, felicità, affetto e che tutti meritano di vivere serenamente. Per questo motivo ARAN Cucine, che da sempre ha a cuore il suo splendido territorio, ha scelto di donare una cucina Mia Rovere Graffiato per le basi e Mia Bianco Lucido per pensili e colonne ad una casa di accoglienza del Comune di Roseto degli Abruzzi per dare, con un singolo gesto, calore ed ospitalità a tutte le famiglie di questa cittadina che da questo rifugio potranno ripartire a vivere; le persone accolte si prenderanno cura di questo ambiente in cui vivranno fino al passaggio a una soluzione abitativa autonoma e duratura” spiega la Corporate Manager del Gruppo ARAN World Erika Rastelli.

“L’azienda abruzzese ha sempre creduto nella solidarietà e nel potere dell’altruismo, nella giustizia del “dare” soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà, ha già donato ad AGBE “Associazione Genitori Bambini Emopatici” cinque cucine per una nuova casa alloggio che ospiterà gratuitamente le famiglie che necessiteranno di un luogo per la permanenza a Pescara nel corso delle terapie dei propri figli emopatici presso l’Ospedale Civile “Santo Spirito”, per evitare la separazione dei componenti nel momento in cui il calore familiare si impone come forza necessaria, per evitare viaggi dispendiosi o affitti gravosi sull’economia della famiglia. In questo anno in cui lo sport ci ha regalato tante gioie abbiamo voluto donare alla squadra di ragazzi diversamente abili di basket Amicacci di Giulianova una cucina per favorire la loro convivialità, il piacere di cucinare e mangiare assieme. La speranza di ARAN Cucine è di riuscire a trasmettere ottimismo per il prossimo anno, fiduciosa del fatto che l’aiuto reciproco e la generosità, dei grandi come dei piccoli gesti, siano in grado di scaldare i cuori e far sorridere ancora” conclude la Rastelli.

 

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