L’associazione Cerchi Concentrici, rappresentata dal presidente William Di Marco, rilancia una proposta già ideata nel 2006 e resa nota nel 2008 che permetterebbe di accorpare in un’unica ubicazione le due principali scuole superiori del territorio, il “Moretti” (dove Di Marco insegna) e il “Saffo”.
‘La zona ad ovest del “Moretti” potrebbe andar bene’, ha dichiarato Di Marco nel corso di una conferenza stampa svoltasi questa mattina all’hotel Liberty di Roseto, ‘perché una grossa parte del terreno è già di proprietà della Provincia, che potrebbe realizzarvi un ostello, fabbricati per un totale di 75 classi, una piazza con percorsi e campi sportivi’.
Questo progetto era stato già inserito nel piano regolatore affidato nel 2004 a Gianluigi Nigro durante l’amministrazione guidata da Franco Di Bonaventura, che lo approvò nel marzo del 2011; qualche mese dopo la nuova Giunta capeggiata da Enio Pavone decise però di ritirare il piano, che avrebbe incluso anche uno spazio dedicato ad un eventuale campus scolastico a Voltarrosto.
L’idea dell’associazione Cerchi Concentrici è tornata in auge dopo che nelle scorse settimane il vice presidente della Provincia di Teramo Alessandro Recchiuti avrebbe dichiarato l’intenzione dell’ente di acquisire il Centro Piamarta per destinarlo a nuova sede del polo liceale Saffo.
Lo stabile ristrutturato nel 2000, che oggi ospita un oratorio ben organizzato e frequentato da molti ragazzi, è di proprietà della congregazione bresciana Sacra Famiglia di Nazareth. I sacerdoti sarebbero favorevoli alla cessione della struttura ma prima vorrebbero avere la garanzia di poter costruire un nuovo punto di ritrovo giovanile nei pressi della vicina chiesa del Sacro Cuore; un’ipotesi da scartare a priori secondo Di Marco.
‘Nuove aree per costruire non ve ne sono, quindi per me il problema va già bypassato’, insiste il docente e saggista locale, ‘Inoltre il “Piamarta” non avrebbe spazi sufficienti per ospitare un liceo da 1200 studenti. Per non parlare dei parcheggi, visto che ne servirebbero molti e non c’è nessuna zona nelle vicinanze in grado di poterli ospitare’.
Secondo quanto sostiene Di Marco, la spesa che sarebbe necessaria alla Provincia per la costruzione di un campus scolastico delocalizzato non sarebbe superiore a quella per l’acquisto del “Piamarta”. Senza considerare la possibilità che garantirebbe ai ragazzi del “Moretti” e del “Saffo” di interagire continuamente tra loro.
‘Ce lo chiedono anche le scuole con le quali facciamo gli scambi culturali’, conclude il presidente di Cerchi Concentrici, ‘inoltre vediamo come i nostri alunni che fanno le alternanze scuola-lavoro all’estero tornino trasformati grazie ai contatti che si creano all’interno dei campus, necessari anche qui in Italia’.