C’è un problema serio al cimitero monumentale di Roseto. E riguarda la presenza di piccioni. Intere colonie che nidificano sui tetti di cappelle gentilizie, tra i loculi vuoti e che con il loro guano insudiciano le tombe.
A denunciare il fatto sono quanti vanno a rendere omaggio ai propri defunti e si ritrovano con le tombe da pulire per la presenza di escrementi dei pennuti. Si tratta di un problema che già un anno fa era stato portato all’attenzione dell’amministrazione comunale. E al momento non sembra esserci una soluzione valida. Alcuni cittadini avevano suggerito al Comune di ingaggiare un falconiere che liberasse i rapaci sui cieli del cimitero principale per spaventare i piccioni, tenuto conto che falchi e poiane sono predatori naturali dei colombidi.
Un intervento però considerato costoso, visto che non basterebbe liberare i rapaci una sola volta. Perché per allontanare i piccioni il sorvolo andrebbe ripetuto più volte nel tempo. Ironicamente c’è stato anche chi si è proposto di risolvere la questione con un fucile. Ma ovviamente è assolutamente vietato sparare in un luogo pubblico e tale soluzione comunque non sarebbe in alcun modo proponibile.
Resta però il problema e per adesso non c’è una soluzione valida per scacciare i pennuti dal cimitero. Anzi, il numero delle colonie presenti, rispetto ad un anno fa sarebbe addirittura raddoppiato. La questione si fa seria perché c’è anche l’aspetto igienico-sanitario che preoccupa. Il guano tra le altre cose danneggerebbe il marmo delle tombe, iniziando a corrodere i materiali.
Alcune persone per ripulirle sono costrette ad usare vari prodotti che portano da casa. Ma dopo pochi giorni la situazione torna come prima. Qualcuno ha suggerito di sistemare dei teli di plastica in quelle aree in cui c’è una maggiore presenza di volatili. Anche in questo caso soluzione che non risolverebbe il problema.