Lo scooter che si schianta sul lato sinistro della parte posteriore della Volvo V60 station vagon, lei che resta a terra esanime, deceduta sul colpo. Un boato violento che ha spaventato i clienti del bar dell’area di servizio Agip di Roseto sud, accorsi sul posto per capire cosa fosse accaduto.
Aveva 47 anni Alessandra Muzi, residente con la famiglia a Scerne di Pineto, mamma di due bambini. Stava andando a lavorare come tutte le mattine a Roseto, in un piccolo supermercato di via Latini. Erano le 7,30 quando è avvenuto il tremendo schianto.
L’auto, stando alle prime ricostruzioni eseguite dagli agenti della polizia stradale coordinati dal comandante Pietro Primi giunto personalmente sul posto, si è immessa sulla statale Adriatica provenendo dal lato mare, dal sottopasso di via Marco Polo, proprio dinanzi alla sede della Croce Rossa Italiana.
Lo scooter condotta dalla donna stava percorrendo la ss16 in direzione nord. A terra, sull’asfalto, non ci sono segni evidenti di frenata. Una delle ipotesi è che il conducente della vettura non abbia proprio notato il mezzo a due ruote, occupando quindi pare della carreggiata nord della Nazionale.
Sul posto i vigili urbani di Roseto per regolamentare il traffico, e l’ambulanza del 118 dell’ospedale di Giulianova.
Il medico a bordo non ha potuto far altro che accertare il decesso della povera donna. Ed è stato necessario il nulla osta del sostituto procuratore prima che il corpo della vittima, ricoperto da un telo azzurro, potesse essere rimosso e riconsegnato ai familiari. Per il conducente della Volvo si profila l’ipotesi di reato di omicidio stradale.