Riqualificazione stazione a Teramo: la Macroarea 4 chiede un incontro al sindaco

Il progetto di riqualificazione dell’area della Stazione di Teramo non può prescindere da una valutazione urbanistica, commerciale, scolastica e della mobilità sostenibile del tessuto urbano su cui l’area va a incidere”.

Così i rappresentanti della Macroarea 4, Siriano Cordoni, Franco De Angelis e Alfonso Marcozzi.

“Tre sono i quartieri, Gammarana, San Berardo, Stazione, che interagiscono direttamente con l’area detta, identificabili nella “MacroArea 4”, per una popolazione complessiva di circa 13.500 abitanti. Sei sono le scuole che interagiscono con l’area della Stazione: Scuola “D’Alessandro”, Scuola “San Berardo”, Scuola “De Iacobis”, Scuola “Molinari”, Scuola “Miss Gioia”, Scuola “Pinocchio”. Quattro centri commerciali: Coal, Oasi, Conad, Globo. Tutte le emergenze sopra elencate dovrebbero poter trovare nella nuova area, collegamenti, integrazioni e promozioni per un modello di città da tempo agognata e rivendicata”.

La filosofia che guida il progetto proposto da RFI è la stessa che ha ispirato quello di MacroArea4 e cioè il lieve arretramento della fermata del treno; diverse invece, seppur parzialmente, sono le soluzioni da noi proposte, dettate presumiamo da una conoscenza quotidiana delle problematiche che su essa si ripercuotono”.

LE OSSERVAZIONI DELLA MACROAREA 4

1. La necessità di una mobilità ciclo pedonale ecosostenibile, con percorsi che evitino il più possibile la interferenza di pedoni e biciclette con auto e bus. La soluzione da noi proposta affronta e risolve questo problema, riuscendo a collegare i tre Quartieri con il centro storico senza interferire con gli assi viari di viale Crispi e via Gammarana


2. La messa in sicurezza dell’accesso degli studenti in scuola D’Alessandro e la possibilità del parcheggio delle auto dei genitori in modo da evitare ingorghi e intasamenti nelle strade. La nostra proposta affronta e risolve questa problematica.
3. La opportunità del collegamento ciclo pedonale con il parco fluviale del Tordino-Vezzola, dando quindi la possibilità anche a chi proviene da altre parti della città, utilizzando i percorsi ecosostenibili del Parco Tordino Vezzola, di raggiungere le emergenze economiche e scolastiche dell’area e la stessa Stazione Ferroviaria.

4. La creazione della strada di collegamento a raso che colleghi e riconnetta i tre Quartieri, di fronte a via Badia e non alla fine dell’area della Stazione.

“Per tutto il resto le proposte di RFI e Macroarea4 coincidono. Tenendo conto che il vostro intervento, così come specificato nella vostro presentazione del progetto, è finalizzato alla sola area della Stazione, le nostre osservazioni, rispettando le vostre prerogative, hanno lo scopo di suggerire soluzioni strategiche per lo sviluppo economico, sociale, culturale di “tutta” la città. Ben inteso, potrebbero esserci altri progetti di riqualificazione dell’area della Stazione Ferroviaria, l’importante è che non si abbia un ulteriore carico urbanistico che aggraverebbe la già precaria situazione di inquinamento ambientale, acustico, ecc, di MacroArea4”.

Da qui la richiesta di un incontro “per avere l’opportunità di poter illustrare le nostre riflessioni”.

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