Teramo. L’iter per la definizione della “ordinanza Teramo” è stato oggetto di un incontro tenutosi a Teramo che ha visto la presenza del commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini e dell’intera struttura commissariale, nonché dell’USR e del Presidente della Regione Marco Marsilio.
Tale ordinanza prevede l’attivazione dei poteri in deroga sulle opere pubbliche già finanziate. “Come amministrazione comunale”, si legge in una nota del Comune di Teramo, “abbiamo richiesto cosi di poter attuare tali poteri speciali sia per la sede municipale di piazza Orsini sia per le scuole oggetto di finanziamento, quali San Giuseppe, Villa Ripa, Savini, Braga e De Jacobis. Questo consentirà di recuperare i ritardi accumulatesi negli anni a causa di una normativa inadeguata rispetto alla eccezionalità della situazione. Potersi avvalere del know how della struttura Commissariale, sotto l’esperta conduzione dei due sub Commissari, Soccodato e Loffredo, per la ricostruzione di tali edifici della nostra città potrà rappresentare il punto di differenza”.
“È stato, altresì, sollecitato al Presidente Marsilio, che a richiedere l’attivazione dei poteri in deroga sia anche l’Ater il cui patrimonio inagibile ricade per il 70 per cento nel Comune di Teramo, ciò consentirebbe il rientro alle centinaia e centinaia di inquilini in tempi certamente più brevi rispetto alle normali procedure”.
Nel corso dell’incontro sono state affrontate anche altre tematiche tutte tese ad accelerare la ricostruzione pubblica per dare risposte al territorio e ai cittadini. “Per tanti anni i sindaci hanno chiesto a gran voce poteri straordinari per gestire la ricostruzione, poiché è impensabile affrontare una situazione eccezionale con una normativa ordinaria”, conclude la nota. “Ora che vi è la possibilità di chiedere l’attivazione dei poteri in deroga farlo è un imperativo morale: l’ordinanza Teramo non dovrà essere solo un’ordinanza che interessi esclusivamente il patrimonio edilizio del Comune di Teramo ma che riguardi l’intera città”.