Teramo. Dopo tre gradi di giudizio e un contenzioso durato 17 anni viene rigettata la richiesta di maxi-risarcimento per una presunta responsabilità medica.
Un paziente della provincia di Teramo, lamentando di essere danneggiato dall’omessa diagnosi di cordoma sacrale, aveva infatti intentato una causa al tribunale di Teramo con la richiesta di condanna del medico (assistito dall’avvocato Patrizio Baldini di Nereto) e della struttura sanitaria al risarcimento di un danno quantificato in oltre 475mila euro.
In seguito all’espletamento di una consulenza tecnica specialistica, che non aveva ravvisato profili di responsabilità medica, il Tribunale di Teramo con sentenza del 2010 aveva integralmente rigettato la domanda proposta dal paziente. Sentenza condivisa e confermata nel successivo giudizio svoltosi dinanzi alla Corte di Appello di L’Aquila.
Da ultimo, con ordinanza pubblicata il 1° febbraio 2021, la Corte Suprema di Cassazione, Sesta Sezione Civile, ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dal paziente condannandolo al pagamento delle spese del grado.