Ma anche i borghi dell’entroterra, che presentano peculiarità nell’ambito dei percorsi legati al vino e alle produzioni olearie.
Verrebbe da dire che la storia si ripete, visto che qualche operatore turistico molto attento agli aspetti di promozione del territorio sulla rete, anche attraverso pagine social istituzionali, ha notato e segnalato, tre anni fa, la stessa disparità di trattamento.
Una sproporzione evidente, certificata dai numeri. I due profili social sono Visit Abruzzo e quella della DMC Hadriatica. E alcuni post inseriti negli ultimi giorni, con immagini delle località costiere che si affacciano alla stagione più incerta, e apparentemente complicata della storia contemporanea, non mutano l’analisi di fondo.
Il primo elemento di confronto dei due profili social, in termini di followers, rispetto a quanto accade in altre relatà turistiche. Visit Abruzzo conta 175.425 followers, decisamente meno rispetto all’analoga pagina del Trentino (308mila) o delle Marche (294mila), mentre il portale della DMC ne conta appena 585.
Ma l’analisi forse più impietosa, che conferma una serie di perplessità già evidenziate nel 2017, riguarda il numero dei post di promozione delle varie località e territori nei primi 4 mesi del 2020 mostrano che, forse, la zona nord dell’Abruzzo sembra essere fuori dai circuiti social.
Nei primi 4 mesi dell’anno, infatti, sulla pagina social di Visit Abruzzo sono stati linkati 264 post: appena 6 quelli che hanno riguardato la Val Vibrata. Cinque su Civitella del Tronto e 1 su Tortoreto. In pratica, se da un lato la vocazione turistica del comprensorio è consolidata da tempo, il riscontro social è di poco superiore al 2%.
Volendo analizzare quello che è accaduto in passato, ossia 2018 e 2019, la situazione non è molto dissimile. L’ultimo post su Alba Adriatica è datato 5 agosto 2018; Martinsicuro il 17 agosto dell’ultimo anno. Ma realtà territoriali dell’entroterra vibratiana (Torano Nuovo, Controguerra e Corropoli), nonostante eventi e peculiarità, non hanno avuto menzioni negli ultimi due anni.
Non ci sono riferimenti negli ultimi mesi delle spiagge del litorale nord della provincia teramana, sulla terra dell’olio e del vino, riferimenti a monumenti o festività popolari. In un caso è stata utilizzata una foto di Sant’Omero, per la via della Pinciaie, per pubblicizzare addirittura una località diversa.
Non solo il web o i social network confermano queste considerazioni, ma basta vedere anche la comunicazione visiva all’interno dell’Aeroporto d’Abruzzo per rendersene conto. Analizzando in vari post, si nota che le località reclamizzate sono sempre le stesse: quelle di montagna e la Costa dei Trabocchi.
Poi un ragionamento a parte, in questo contesto, merita la DMC Hadriatica, che in tema di comunicazione e marketing turistico, almeno sui social, appare impalpabile.