Per quanto possibile, anche in questa fase così complicata, i volontari del Progetto Salvafratino Abruzzo, promosso dall’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano” e dal WWF Abruzzo per la tutela del Fratino sulla costa regionale, svolgono attività a tutela di questa specie a rischio estinzione.
Nei giorni scorsi, grazie alla sensibilità e alla disponibilità dell’Ufficio circondariale della Guardia costiera di Giulianova, in particolare del Comandate Claudio Bernetti, e dei vari uffici costieri coinvolti, è stato possibile per alcuni volontari del WWF e delle Guide del Borsacchio affiancare gli operatori della Guardia costiera impegnati nelle normali operazioni di controllo della spiaggia. In questo modo a Giulianova, Pineto, Roseto degli Abruzzi e Tortoreto è stato effettuato un monitoraggio che ha permesso di individuare alcuni nidi di Fratino che sono stati subito segnalati ai Comuni competenti. I controlli sono stati effettuati rapidamente e in condizione di sicurezza coinvolgendo uno o due volontari al massimo per volta.
Nei giorni scorsi anche la Presidente del WWF Italia, Donatella Bianchi, aveva inviato una nota all’Ammiraglio Giovanni Pettorino, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ringraziandolo per il lavoro che il Corpo sta svolgendo in questo periodo e chiedendo un impegno sempre maggiore nel controllo delle spiagge proprio per salvaguardare specie e habitat che, alla ripresa delle attività, potrebbero essere danneggiati qualora non vengano adottate preventive misure di controllo. Nel contempo il WWF Abruzzo ha inviato una nota alla Direzione Marittima e alle Capitanerie della Regione, con le quali si è instaurato un ottimo rapporto di collaborazione, oltre che alle aree protette interessate dalla nidificazione della specie, proprio per sollecitare la massima attenzione per il Fratino.
I monitoraggi in questo periodo sono fondamentali perché siamo in piena fase riproduttiva e il limitato disturbo antropico sulle spiagge legato all’emergenza Coronavirus ha creato le condizioni per la presenza di numerosi nidi che potrebbero essere distrutti qualora si avviassero le pulizie meccaniche senza prima effettuare opportune verifiche.
“Come abbiamo sottolineato in più occasioni, ci rendiamo conto delle difficoltà in cui tutti, comuni, forze dell’ordine e operatori turistici, si trovano a operare in questa fase”, dichiara Filomena Ricci, delegato WWF Abruzzo. “Fermo restando l’obiettivo principale di garantire la salute di tutti, con un minimo di collaborazione e di attenzione è possibile compiere le attività necessarie all’avvio della stagione balneare senza distruggere i nidi di una specie-simbolo della costa abruzzese che rischia di scomparire per sempre. Come volontari siamo disponibili a mettere in campo la nostra esperienza e ci auguriamo che si possano effettivamente ripetere su tutto il litorale abruzzese iniziative come quella dei giorni scorsi. Contiamo sulla collaborazione in particolar modo delle amministrazioni comunali che possono consentire brevi turni di controllo al fine di individuare le coppie e i nidi già presenti sul loro territorio”.